Jannik Sinner, reduce dalla cocente sconfitta di Wimbledon contro Daniil Medvedev, vive giorni di feroce polemica
Non basta aver vinto, in un 2024 che è e resta straordinario, 42 incontri su 46 disputati. Non è bastato aver lottato, nonostante le comprovate difficoltà fisiche seguite ad una notte quasi insonne, per 5 set contro un top five come Daniil Medvedev. Jannik Sinner ha perso il suo match di quarti di finale a Wimbledon, rimandando così ancora una volta il suo sogno di vincere il torneo nel prestigioso scenario dell’All England Club.
Abbiamo sottolineato il cammino dell’altoatesino nella stagione in corso per evidenziare come, al netto del raggiungimento della posizione numero uno del ranking mondiale – un traguardo mai raggiunto prima d’ora da alcun tennista italiano – le aspettative su Sinner siano sempre più alte. A Jannik non si perdona praticamente più nulla.
È accaduto a Parigi, dopo la semifinale persa sempre al quinto contro Carlos Alcaraz. Ed è successo a Londra, dove già subito dopo il ko, i famigerati ‘leoni da tastiera’ – voluta citazione di un’esasperata Melissa Satta all’epoca della sua relazione con Matteo Berrettini – hanno iniziato con la solita solfa secondo cui il campione avrebbe perso concentrazione a causa della sua relazione con la collega Anna Kalinskaya, ritiratasi dal torneo femminile per problemi fisici.
A difesa dell’ azzurro ecco però levarsi la voce di una vecchia gloria del tennis italiano. Uno che ha sempre difeso il talento del numero uno al mondo. Anche stavolta, quando si tratta di sottolineare le qualità anche morali del 22enne, Adriano Panatta non si è certo tirato indietro.
Panatta difende Sinner, dichiarazioni inequivocabili
“Come in tutti gli sport anche nel tennis non esiste l’imbattibilità. Sinner è un giocatore che perde poco e solitamente solo con i primi cinque giocatori al mondo“, ha esordito Panatta in un intervento su ‘Il Fatto Quotidiano’. “La gente si era abituata al livello di Sinner degli ultimi mesi e della fine dello scorso anno ma non può essere sempre così. Uno può star meglio o peggio e può succedere che non vada bene a livello fisico o psicologico, è normale“, ha proseguito.
“Abbiamo un grandissimo campione (…) La perfezione poi è noiosa, lo ribadisco: i difetti sono affascinanti e danno fascino ai personaggi. Le presunte responsabilità della Kalinskaya? Sono tutte puttanate. È successo anche con Matteo Berrettini e Melissa Satta, ma sono tutte stupidaggini. Le donne non hanno mai fatto male a nessuno“, ha concluso polemicamente.
Un film già visto, dunque ? Speriamo di no. Intanto Sinner, dopo un periodo di riposo è pronto per riprendere la preparazione in vista dei tornei olimpici di Parigi nei quali sarà in campo in singolare e doppio. Il sorteggio dei tabelloni è previsto il 25 luglio.