Brutta disavventura per un pilota piuttosto famoso. Un incidente che ha fatto scalpore e ha spaventato gli appassionati
L’ambiente dei motorsport è tanto appassionante quanto pericoloso. Nelle gare di automobilismo e motociclismo infatti va sempre presa in considerazione la possibilità di incidenti, contatti e situazioni rischiose per i piloti che si sfidano ad alte velocità. Forse è anche questo che rende tali sport più emozionanti e intriganti rispetto a molti altri.
In particolare nelle gare con protagoniste le moto la possibilità di cadute e di incidenti rischiosi è sempre dietro l’angolo. Vero è che ormai le piste ed i gran premi sono divenuti sempre più sicuri, con l’adozione di protezioni sia per i centauri che ai lati dei vari circuiti, provando così a limitare i possibili danni. Ma è impossibile non tenere conto dei fattori di rischio.
Impossibile in tal senso non ricordare l’incidente che costò la vita in gara a Marco Simoncelli, il talentuoso pilota italiano che il 23 novembre 2011, sul circuito di Sepang in Malesia, fu vittima di una caduta rovinosa e delle ferite riportate nell’impatto con altri piloti che non riuscirono ad evitarlo dopo la curva.
“Come Simoncelli”: il pilota di MotoGP racconta il suo terribile incidente in pista
Un altro pilota di alto livello, che ha lasciato la MotoGP per dedicarsi alla Superbike, ha raccontato di aver subito un incidente molto simile a quello che costò la vita a Simoncelli. Un momento di panico e di pericolo che sicuramente gli resterà impresso per tutto il resto della sua esistenza.
Si tratta di Alvaro Bautista, pilota spagnolo classe 1984 in passato molto quotato. Tanto da vincere a 22 anni il mondiale classe 125 in sella alla Aprilia. In carriera poi il centauro di Talavera si è dimostrato sempre competitivo, fino al passaggio in Superbike avvenuto nel 2019 in cui ha vinto ben due mondiali.
Proprio quest’anno, durante il gran premio di categoria a Misano, Bautista ha rischiato grosso. Lo ha raccontato a ‘Fanpage’ paragonando il suo incidente a quello di Simoncelli di tredici anni prima. Lo spagnolo ha spiegato come non potesse fare nulla: ha perso l’anteriore ed era incastrato nella moto che stava tornando all’interno della curva. “Non riuscivo a scivolare via. In quel momento lì pensi che stai cadendo, vuoi fermarti subito. Ho sperato, mi son detto speriamo che non arrivi nessuno”.
Parole cariche di spavento in cui Bautista ha ammesso: “È stato davvero rischioso. Per fortuna è andata così. Adesso non ci penso più, la paura c’è, ma non ci devi dare peso altrimenti non fai questo lavoro”.
Bautista spiega come per fare il pilota di motociclismo è impossibile non mettere in conto certe problematiche e rischi, ma se si ha coraggio e freddezza si può anche passare oltre a questo grado di pericolo.