La regina delle maratone ma non solo: una carriera costellata di successi per Sifan Hassan. Dal miracolo di Hengelo all’attuale calendario da capogiro alle Olimpiadi
Nell’attuale orizzonte dell’atletica mondiale si staglia una figura che continua a ridefinire i limiti dell’umano: Sifan Hassan. L’atleta naturalizzata olandese, non nuova a imprese che rasentano il paranormale, si prepara a una nuova epica sfida ai Giochi Olimpici di Parigi, dove gareggerà in quattro discipline diverse: 1.500, 5.000, 10.000 metri e la maratona.
Questa impresa, che potrebbe sembrare folle utopia per chiunque altro, è solo l’ennesima dimostrazione della grandezza di Hassan. Già nel 2021, l’olandese aveva lasciato il mondo a bocca aperta stabilendo il record del mondo sui 10.000 metri con un tempo di 29:06.82, migliorando di oltre dieci secondi il precedente primato detenuto dall’etiope Almaz Ayana, che aveva vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016 con 29:17.45.
Il record stabilito a Hengelo non fu un caso isolato, ma un’ulteriore conferma della sua capacità di spingersi oltre i limiti. Quel tempo surreale di 29:06.82 è stato immarcescibile sigillo della sua superiorità in pista. Ma l’impresa che l’attende ai Giochi di Parigi è ancora più ambiziosa: gareggiare su distanze che richiedono preparazioni e strategie completamente diverse, sfidando non solo le avversarie ma anche i limiti fisici.
Un calendario stremante per la consacrazione di una leggenda
Il programma di Hassan ai Giochi di Parigi è un vero tour de force. Inizierà il 2 agosto con la prima manche dei 5.000 metri, per proseguire il 5 con la finale. Il giorno successivo sarà la volta della prima manche dei 1.500 metri, con la semifinale prevista due giorni dopo. Il 9 e il 10 agosto, Hassan sarà impegnata nelle finali dei 10.000 e dei 1.500 metri, per culminare la sua partecipazione con la maratona l’11 agosto. Un calendario che farebbe tremare chiunque, ma non Hassan che ha già dimostrato di poter gestire simili sfide con una maestria sovrannaturale.
Nata in Etiopia e naturalizzata olandese, Sifan Hassan ha iniziato la sua scalata nel mondo dell’atletica nel 2011, vincendo la mezza maratona di Eindhoven. Ma è stato nel 2019 che ha conquistato la scena internazionale, vincendo due medaglie d’oro ai Campionati Mondiali di Atletica Leggera in Qatar nei 1.500 e 10.000 metri. L’apoteosi è arrivata ai Giochi di Tokyo 2020, dove ha vinto due ori (5.000 e 10.000 metri) e un bronzo (1.500 metri).
Non solo pista: nel 2023, la Hassan ha esordito nella maratona, vincendo quella di Londra. Ha poi proseguito con un argento e un bronzo ai Mondiali di Budapest e ha trionfato nella maratona di Chicago con un tempo di 2 ore, 13 minuti e 44 secondi, il secondo più veloce della storia dell’atletica femminile.
E mentre i preparativi per i Giochi di Parigi entrano nel vivo, il mondo dell’atletica guarda a Sifan Hassan con una miscela di stupore e ammirazione. La sua capacità di combinare resistenza, velocità e una straordinaria strategia di gara la rende unica. La mezzofondista non è solo pronta a competere, ma a scrivere nuove, indimenticabili pagine di storia. E chissà, forse, a dimostrare ancora una volta che per lei, i confini del possibile sono solo un’altra sfida da superare.