Tennis

Mazzata per Sinner: Jannik messo all’angolo

Binaghi esalta Musetti e Paolini per le loro fantasmagoriche imprese a Wimbledon: nelle sue parole spunta anche Sinner 

Nelle recenti dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, era preventivabile arrivassero complimenti verso i traguardi raggiunti da Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini nel torneo di Wimbledon. E da quel punto di vista tutto è andato come previsto. Tuttavia, l’effetto delle sue parole ha avuto un risvolto inaspettato, ponendo Jannik Sinner in una posizione delicata e sotto ulteriore pressione mediatica.

Sinner sotto attacco dopo l’eliminazione patita per mano di Medvedev (foto Ansa) Sportitalia.it

Durante un’intervista ai microfoni di ‘Supertennis’, Binaghi ha elogiato le prestazioni di Musetti e Paolini, celebrando i loro successi come segno della crescita del movimento tennistico italiano.Possono valere anche più di quelli di Jannik per il sistema”, ha affermato Binaghi, riferendosi alle imprese dei due giovani atleti. Ha poi sottolineato come queste vittorie dimostrino che il sistema funziona, grazie al lavoro di circoli, insegnanti e dirigenti che hanno contribuito a creare un ambiente propizio per lo sviluppo dei talenti.

Nonostante l’intento fosse quello di elogiare Musetti e Paolini, le parole di Binaghi hanno avuto un effetto diverso su Jannik Sinner. L’altoatesino, attualmente ancora al primo posto nel ranking ATP, non sta attraversando un periodo sereno dal punto di vista mediatico, complice la sconfitta con Daniil Medvedev che l’ha visto finire nell’occhio del ciclone.

Sinner al centro della discussione: elogi per Musetti e Paolini

I recenti grandi successi degli azzurri con la racchetta hanno fatto sì che il tennis diventasse ancora di più uno sport popolare e di massa. Ma ciò ha portato a nuove dinamiche mediatiche, spesso simili a quelle del calcio. In un contesto come Wimbledon perdere contro un gigante come Medvedev, soprattutto non essendo al 100% della forma fisica, è un evento normale. Tuttavia, il commento pubblico è stato impietoso.

Sinner non esce ridimensionato dalla sconfitta con Medvedev (foto Ansa) Sportitalia.it

È fondamentale ricordare che la stagione di Sinner è sin qui eccezionale: 42 vittorie e solo 4 sconfitte, nessun altro immarcescibile giocatore può vantare un simile record. Ha conquistato quattro titoli importanti (Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle) e ha raggiunto la vetta del ranking ATP. Questi risultati parlano da soli e dimostrano il suo indiscutibile valore.

Da parte del presidente della Federtennis ci si sarebbe aspettato quindi un approccio differente negli elogi a Musetti e Paolini. Binaghi ha concluso il suo discorso con un proclama: “Questo significa che non c’è solo Jannik, ma c’è un sistema che funziona. Vuol dire che ci siamo e che abbiamo una generazione di ragazzi e ragazze che ci farà godere per i prossimi quindici anni”. Un messaggio di speranza e orgoglio per il prossimo futuro del movimento nostrano, che vada quindi anche al di là dei successi dello stesso Sinner.

Bruno Rosati

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