Piovono critiche e polemiche su LeBron James e sulle ultime scelte del campione statunitense di basket: la bocciatura è molto pesante per i Lakers
Ad ottobre prossimo incomincerà ufficialmente la nuova stagione di NBA considerato ormai da sempre il miglior torneo cestistico al mondo, vista la presenza di grandi campioni e di squadra di grande caratura.
Sarà l’ennesima stagione, si spera da protagonista, che affronterà uno dei cestisti più forti di sempre. Ovvero LeBron James, il fuoriclasse americano nativo di Akron, che ha trionfato in diverse franchigie nella sua carriera. La grandezza e la leadership di LeBron ha aiutato team come Miami Heat o Cleveland Calvaliers a vincere dei titoli importanti.
Dal 2018 James fa invece parte di un’altra squadra molto seguita ed apprezzata negli USA. Ovvero i Los Angeles Lakers, dove è andato idealmente, ad anni di distanza, a prendere il posto mediatico del compianto Kobe Bryant come personaggio di rappresentanza. Nel 2020 è anche riuscito a vincere il titolo con i giallo-viola californiani nella famigerata annata della ‘bolla’ di Orlando. Ma negli ultimi tempi la situazione dei Lakers è decisamente peggiorata, vista anche l’eliminazione prematura ai playoff del 2024.
La rosa dei Lakers è già bocciata: tutta colpa di LeBron?
In molti si aspettavano che, dopo le delusioni dell’ultima stagione, i Los Angeles Lakers potessero risollevarsi costruendo una rosa nuova, giovane e ricca di qualità. Invece i tifosi e la stampa statunitense hanno bocciato letteralmente il mercato estivo, anche per via delle scelte di LeBron James in persona.
Il roaster dei Lakers è rimasto quasi invariato dell’ultima stagione, ad eccezion fatta per un paio di cambiamenti, tutti dettati da LeBron. Ovvero l’approdo del coach esordiente JJ Reddick, voluto fortemente dal campione 39enne, e soprattutto l’ingresso in squadra del figlio Bronny tra le scelte al draft. Infatti uno dei maggiori desideri di James era quello di condividere il parquet con il suo primogenito prima del ritiro.
Chi si aspettava grandi colpi da parte dei Lakers per ritentare la scalata al basket che conta è rimasto deluso. La Gazzetta dello Sport ha ricordato come siano naufragate le trattative per importanti giocatori quali Paul George, Klay Thompson e DeMar Derozan. Il tutto anche per via dell’extra budget speso per il rinnovo dello stesso LeBron.
James infatti ha siglato un nuovo contratto biennale, superando ampiamente il tetto salariale e mettendo economicamente alle strette la franchigia. Una spesa che ha impedito di fatto ai Lakers di effettuare colpi sul mercato dai free agent di spicco. A queste condizioni, con una rosa poco rinforzata e un LeBron di un anno più ‘vecchio’, appare complesso che i californiani possano lottare per il titolo.