Juventus, il progetto bianconero prende forma

Alla Continassa non ci si ferma mai. Il progetto Juventus prende forma, Giuntoli continua a correre sul mercato mentre Thiago Motta muove i primi passi della nuova vita in bianconero. La Juventus vuole mettersi in testa la corona di regina del mercato, e Giuntoli non sembra esserci lontano.

Juventus, continua il mercato bianconero

Dopo gli arrivi di Douglas Luiz, Di Gregorio e Thuram infatti, la lista di Cristiano prevede ancora grandi colpi per arricchire il valore di questa Juve. Prima però, sono necessarie le uscite, gli esuberi tracciati dalla mano ferma e dall’idea di squadra che alberga nella mente di Thiago Motta. Le uscite più difficili da gestire ad oggi sembrano essere quelle di Milik e McKennie per via di destinazioni non gradite ai diretti interessati. Più semplici in apparenza ma  ancora da intavolare le cessioni di Huijsen, Nicolussi Caviglia e Kostic, tre giocatori che possono gonfiare le casse bianconere. Attendendo le evoluzioni del caso Chiesa, sempre più lontano dalla Juve e costantemente nel mirino di una Roma in attesa, ma che potrebbe a breve esaurire la pazienza.

Si aspetta il futuro di Chiesa

La Juventus ha deciso che aspetterà Chiesa, a cui verrà concesso il tempo necessario per decidere. Nel frattempo Thiago Motta ha già manifestato tutto il suo interesse e gradimento per El Shaarawy. Il Faraone può diventare un’ipotesi low cost per le batterie esterne bianconere. Servono le uscite per smuovere di nuovo il mercato in entrata e accelerare definitivamente per Koopmeiners che vuole la Juve e solo la Juve. L’olandese ha rifiutato il Liverpool lasciando aperta la porta solo ai bianconeri, chiamati a monetizzare per avvicinarsi ai 60 milioni richiesti da una Dea che non vorrebbe contropartite ma fa filtrare un discreto ottimismo su Rugani. E dopo Koopmeiners ci sarà Todibo, in un gradimento reciproco che porterà la Juve a negoziare di nuovo con il Nizza dopo l’affare Thuram, perchè Giuntoli si sta divertendo, allestendo una squadra compatibile con le idee di Thiago Motta, compatibile con la storia bianconera in cui vincere non è importante, è l’unica cosa che conta.

Francesco Nigro

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