Novak Djokovic a margine di Wimbledon ha fatto una rivelazione sui Big Three e il momento decisivo nella sua luminosissima carriera
Wimbledon, il tempio del tennis, ha accolto con curiosità e aspettativa il ritorno di Novak Djokovic. Il campione serbo ancora una volta ha risposto con prestazioni all’altezza della sua fama, battendo in tre set anche il talentuoso Holger Rune e guadagnandosi un posto nei quarti di finale mai giocati ieri contro de Minaur che si è ritirato spianandogli la strada per le semifinali. La sua marcia verso l’atto conclusivo sembra sempre più possibile, un percorso che potrebbe portarlo ad eguagliare il record di vittorie di Roger Federer sull’erba londinese, la superficie preferita dello svizzero.
Nel post-match degli ottavi, Djokovic ha avuto un confronto acceso con i tifosi di Rune, ma è stato nella conferenza stampa successiva che il serbo ha davvero catturato l’attenzione dei media e dei fan. Parlando del pubblico, Nole ha sottolineato quanto sia fondamentale mantenere la concentrazione e non lasciarsi influenzare dalle provocazioni esterne. Ma il momento clou è arrivato quando ha discusso la rivalità con gli altri due membri dei Big Three: Roger Federer e Rafael Nadal.
Djokovic ha raccontato con passione il momento cruciale in cui ha realizzato di poter superare i suoi illustri rivali. “Il mio primo Slam è stato agli Australian Open del 2008. Il primo Major è sempre speciale, ma ho impiegato tre anni per vincere il secondo” ha spiegato Djokovic. “È stato un percorso arduo capire cosa servisse per battere in particolare Roger Federer e Rafael Nadal, che dominavano il circuito”.
Ha continuato descrivendo il significato della Coppa Davis per la sua carriera che è stata speciale. “Portare la prima Coppa Davis in Serbia è stato speciale. Dopo quella vittoria, ho avuto una delle migliori stagioni, se non la migliore, della mia carriera conquistando tre Slam. È in quel momento che sono diventato un giocatore migliore”.
Djokovic ha sottolineato quanto fosse importante per lui iniziare a credere di meritare di essere al vertice: “Ho iniziato a credere che meritavo di essere sulla vetta e che potevo fare meglio di Federer e Nadal”.
In chiusura, Djokovic ha espresso la sua gratitudine e orgoglio per tutto ciò che ha realizzato, riconoscendo quanto sia difficile raggiungere questi traguardi. Il tutto con un confronto a distanza con le altre due stelle del tennis mondiale insieme alle quali ha scritto pagine stupende di storia.
La sua rivalità con Federer e Nadal continua a essere un punto focale nell’immarcescibile narrativa sportiva contemporanea, ma come ha chiaramente dimostrato in conferenza stampa, Djokovic non ha mai smesso di credere nel proprio potenziale, una determinazione che lo ha portato a diventare uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi.
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