Il suo ritorno nella squadra di Valentino Rossi è più di un semplice accordo di mercato: è una storia di rinascita e di famiglia
«Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre» soleva dire il celebre drammaturgo portoghese José Saramago. Ed è proprio vero, anche nei contesti più disparati come quello delle corse motociclistiche, dove di solito si tende a non esternare i propri sentimenti.
Nell’ambito del motociclismo, pochi legami sono forti come quello tra Franco Morbidelli e Valentino Rossi. Il ritorno del rider romano nel team VR46 pare essere una voce fondata e consolidata, ben più di un’indiscrezione. Rappresenterebbe un capitolo emozionante, una sorta di ritorno a casa che incarna la resilienza, la passione e la lealtà.
Questo possibile accordo, per nulla smentito dal diretto interessato ai microfoni di ‘Sky Sport MotoGP’, non è solo un cambio di casacca ma una celebrazione del percorso di un pilota che ha sempre creduto nel suo mentore e amico. Franco Morbidelli ha vissuto le ultime stagioni in maniera altalenante, attraversando momenti difficili che sembravano averlo allontanato dalle vette della MotoGP.
Dopo un 2020 memorabile, in cui giunse secondo nel campionato mondiale dietro a Joan Mir, Morbidelli ha affrontato sfide e delusioni, culminate in un periodo di risultati poco brillanti. Tuttavia, il recente GP di Germania al Sachsenring ha segnato una svolta. La P5 raggiunta nella gara ‘lunga’ è il miglior risultato da oltre un anno, dimostrando che Morbidelli è ancora capace di competere ad altissimi livelli.
Franco Morbidelli alla VR46, più di un’indiscrezione di mercato
La VR46 Academy, fondata da Valentino Rossi, ha sempre rappresentato una famiglia per Morbidelli. Cresciuto sotto l’ala protettrice del Dottore, Franco ha affinato le sue capacità e ha costruito la sua carriera grazie al supporto incondizionato del team. “Mi piacerebbe, sarebbe la chiusura di un cerchio – ha sottolineato Morbidelli davanti alle telecamere di ‘Sky Sport MotoGP’ – correre per Vale (Rossi, ndr) sarebbe una storia fantastica. Sono loro che mi hanno reso il pilota e la persona che sono oggi. Devo tantissimo a tutto il gruppo VR, non solo a Vale. Praticamente tutto”.
Queste parole racchiudono il significato profondo di questo possibile ritorno. Non si tratta solo di un’immarcescibile opportunità professionale, ma di un viaggio di ritorno alle origini, alle persone e ai valori che hanno plasmato la sua carriera. Per Valentino Rossi vedere Morbidelli tornare nella sua squadra rappresenta un motivo di orgoglio e soddisfazione, una testimonianza del successo del suo progetto di crescita di talenti.
L’attuale trend positivo di Morbidelli potrebbe rivelarsi decisivo per il suo futuro. Con il passaggio del team Prima-Pramac in Yamaha, Morbidelli è pronto a lasciare la squadra di Paolo Campinoti e trovare nuova linfa nel team VR46, continuando a guidare una Ducati. Questa mossa potrebbe segnare l’inizio di un nuovo capitolo, dove il pilota romano potrà ritrovare la sua forma migliore e puntare a nuove vittorie.
“Riuscire a tornare a vincere già quest’anno con Pramac sarebbe fantastico. Farlo con VR46… non ci voglio neanche pensare” ha detto Morbidelli con un sorriso. Questo entusiasmo è contagioso e riflette la determinazione e la speranza che accompagnano questo possibile trasferimento. La chiusura del cerchio di cui parla Morbidelli non è solo un ritorno a casa, ma la possibilità di scrivere un capitolo importante nella sua carriera motociclistica.
Il ricongiungimento tra Franco Morbidelli e il team VR46 è una di quelle storie destinate a restare incise nel cuore degli appassionati di motociclismo. È un susseguirsi di fedeltà, di legami indissolubili e di ritorni emozionanti. Mentre il mondo delle corse attende con ansia l’annuncio ufficiale, una cosa è certa: questa unione merita di essere celebrata come una vittoria della passione e dello spirito indomito che caratterizzano sia Morbidelli che Valentino Rossi.