L’avvicinamento alle Olimpiadi è funestato da un dramma: se ne è andato per sempre un’autentica leggenda dello sport italiano
Tra le perle dialettiche di Bill Shankly, il leggendario tecnico del Liverpool noto anche per le sue battute, si ricorda anche la seguente: “Del calcio odio una sola cosa: la fine della stagione“. Un aforisma, quest’ultimo, che descrive perfettamente lo stato d’animo che pervade i tifosi anche quando volge a termine una grande competizione.
L’euforia e l’impazienza di conoscerne il vincitore sono mitigate dalla consapevolezza che occorre attendere altri 4 lunghi anni per vivere delle analoghe emozioni come nel caso di Euro 2024 che a breve incoronerà la Nazionale Regina d’Europa. Ma quest’anno, per una fortunata congiuntura astrale, le cose sono diverse. In una sorta di ideale staffetta pochi giorni dopo l’ultimo atto della kermesse continentale, in calendario il 14 luglio, inizieranno le Olimpiadi di Parigi 2024.
Dunque, manca sempre meno all’appuntamento con i Giochi Olimpici per i quali sono alte le aspettative dei tifosi visto il parterre di atleti azzurri, da Marcell Jacobs al numero 1 del tennis, Jannik Sinner, che si cimenteranno nelle varie discipline. Tuttavia, l’avvicinamento alla rassegna a cinque cerchi è turbato da una vera tragedia: ci ha lasciati per sempre una leggenda dello sport tricolore.
Mondo dello sci in lutto: a 74 anni se ne è andato per sempre Piermario Calcamuggi, uno dei tecnici più vincenti nella storia dello sci, non solo italiano. Calcamuggi aveva subito un intervento di routine al cuore che era perfettamente riuscito tanto da aver interloquito con la moglie Margherita e i figli Matteo ed Elisa.
Tuttavia, un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute purtroppo lo ha strappato all’affetto dei suoi familiari e di tutti quelli che lo conoscevano, come si legge nel messaggio di cordoglio postato sui suoi canali social dalla FISI (Federazione Italiana Sport Invernali).
Con Piermario Calcamuggi scompare un monumento dello sport italiano come ben sanno tutti gli appassionati di sci alpino. Nel suo ruolo di Direttore tecnico della Nazionale femminile Calcamuggi è stato il demiurgo della ‘valanga rosa’ che collezionò 55 podi in Coppa del Mondo, con Deborah Compagnoni, Isolde Kostner, Sabina Panzanini, ecc., tra cui uno tutto azzurro nel gigante di Narvik, con Compagnoni davanti a Panzanini e Kostner.
Ma i successi che lo fanno assurgere allo status di leggenda solo le medaglie d’oro di Deborah Compagnoni alle Olimpiadi di Albertville del 1992 e a quelle di Lillehammer del 1994 e quelle olimpiche d’argento e di bronzo di Isolde Kostner. Insomma, la scomparsa di Piermario Calcamuggi è una grande perdita per lo sport italiano.
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