Spunta un racconto che ha meravigliato tutti a Wimbledon, con protagonista il nostro Jannik Sinner, sempre più numero uno dentro e fuori dal campo
Jannik Sinner è il tennista del momento, un vero e proprio orgoglio dello sport italiano. Il 23enne altoatesino è il primo azzurro con la racchetta in mano a raggiungere il primo posto del ranking ATP, grazie ai trionfi ottenuti negli ultimi tempi che gli hanno permesso di scavalcare rivali come Djokovic e Alcaraz.
Negli ultimi mesi la crescita di Sinner si è rivelata esponenziale. Infatti è riuscito a portare a casa numerosi tornei di alto livello, persino vincendo il suo primo slam, ovvero gli Australian Open a gennaio scorso. Ora c’è da confermarsi, per mantenere il primo posto in classifica e tenersi alle spalle i rivali più accaniti.
Peccato che il tabellone del torneo di Wimbledon non abbia avvantaggiato Sinner. L’azzurro è approdato per la terza volta nella sua carriera ai quarti di finale del torneo londinese, ritrovandosi di fronte un certo Daniil Medvedev, contro il quale ha perso in cinque set.
Sinner, il retroscena che svela l’umiltà dietro al campione
Non solo un grande campione del tennis. Jannik Sinner è anche uno degli sportivi più apprezzati in tutto il circuito internazionale, grazie al suo carattere a detta di tutti molto umile e disponibile, sempre con un pensiero rivolto ad amici e sfidanti. Non a caso è compagno di tutti e lo stesso rivale Alcaraz ne ha parlato come di un vero e proprio amico fuori dal campo.
Altra conferma stupenda è giunta dalle parole di Angelo Mangiante. Il cronista di ‘Sky Sport’ è presente a Wimbledon come inviato, da dove ha raccontato le qualità umane del 23enne intervenendo a ‘Tutti Convocati’: “Sinner ogni volta ci ringrazia per le interviste. E’ fatto così, pensate che l’ultima volta ci ha detto di dover ancora migliorare tanto, di mettere a punto dei dettagli. Sembrava stessimo parlando con il numero 200 al mondo, invece Jannik è il numero uno”.
Sinner dimostra quanto sia concentrato sul proprio sport e soprattutto non si senta affatto un atleta arrivato e finito. Il talento di San Candido sa di dover fare ancora tanta strada per migliorare e confermarsi a certi livelli. La speranza è che il suo carattere produttivo e schivo possa aiutarlo e vincere al più presto altri tornei di primo piano, il tutto con anche le Olimpiadi nel mirino.