Paolo Bordonaro, agente di Yayah Kallon del Verona, Raffaele Lattuchella del Genoa e Francesco Conti della Sampdoria (fra gli altri) è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA per parlarci del futuro di alcuni dei suoi assistiti. Partendo proprio dal giovane attaccante Kallon, reduce dal prestito al Bari ed ora rientrato al Verona, proprietario del cartellino.
Ci racconta quando è arrivato in Italia?
“Lui è arrivato in Italia nel 2016, io l’ho conosciuto nel 2017 e l’ho portato a fare alcuni provini. Dopo averlo visto giocare, ho capito che era un giocatore con delle caratteristiche importanti. Inizialmente abbiamo avuto delle risposte interlocutorie fino a quando ho chiamato Michele Sbravati al Genoa e lui, sveglio come sempre, si è fidato di me dicendomi ‘portamelo domani’. In una amichevole fra l’Under 18 e la Primavera, lui aveva 16 anni. Nel primo tempo fa 2 gol e 2 assist. Lo hanno simpaticamente chiuso in uno spogliatoio e da lì è iniziata tutta la storia. Bisogna considerare una cosa”.
Ovvero?
“Non aveva mai giocato in una squadra, in Sierra Leone giocava per la strada con gli amici, era molto istintivo, anche come persona, perché ha sempre vissuto sulla strada. All’inizio c’è stato un problema di tesseramento: il Genoa non era riuscito a farlo perché essendo minorenne c’era il problema che la FIFA che non lo consentiva. Lui non era venuto in Italia per giocare a calcio, faceva parte del progetto SPRAR del Ministero dell’Interno quindi veniva spostato di comunità in comunità, ne ha frequentate quattro finché non si è stabilizzato in quella di Canelli ad Asti. Nel primo anno e mezzo non ha giocato a calcio, ha frequentato la scuola ed ha iniziato a cercare di integrarsi. La FIFA questo non lo ha capito, pensava che fosse venuto per giocare a calcio. E’ stato quindi tesserato per una squadra dilettantistica a Savona e solo poi è stato tesserato dal Genoa iniziando a fare la Primavera sotto età”.
Fino alla prima squadra.
“Ha fatto il primo anno e ad ottobre del primo anno a Roma ha subito un’entrata bruttissima da dietro, spaccandosi il perone. Stagione finita e sprecata. L’anno dopo fortunatamente fa 11 gol e 10 assist giocando esterno, da lì lo fanno esordire contro il Cagliari all’ultima di campionato e fra l’altro fa gol che gli annullano per un fuorigioco millimetrico. Poi è partito con la prima squadra, ha fatto molto bene con Ballardini, 17 presenze fino a gennaio. Poi Ballardini è stato esonerato ed arrivato Blessin con cui non giocava. Siamo andati a Verona dove se l’ha portato il direttore sportivo del Genoa, Marrucco, che nel frattempo era andato via se l’ha portato a Verona, Marrocco che nel frattempo era andato via”.
“Inizialmente ha fatto bene, collezionando 22 presenze e mettendosi in evidenza. L’anno successivo Sogliano, per il quale non faceva parte del progetto, ci ha parlato della Turchia, ma lui non poteva uscire dall’Italia perché ha uno status da rifugiato per via delle vicende della Sierra Leone. Ha fatto la domanda per la cittadinanza e quindi se lui esce dall’Italia perde tutto. Abbiamo fatto una domanda a ottobre 2023, stiamo aspettando che ci dicano qualcosa. Da qui è stato accantonato, stando fuori fino a dicembre”.
A gennaio il Bari.
“Anche lì siamo stati un po’ sfortunati. Quando siamo arrivati c’era Marino che giocava con tre punte davanti, faceva un 4-3-3 classico. Ha fatto molto bene, poi è arrivato Iachini che non gioca con gli esterni purtroppo e quindi è stato di nuovo messo da parte”.
E adesso?
“Ritorniamo a Verona e vediamo cosa succede”.
Offerte?
“Abbiamo due o tre squadre di Serie B che hanno chiesto informazioni, ci hanno cercato, ora vediamo. Ora c’è sicuramente un clima sereno, quindi il futuro è aperto”.
Alla Cararese, come lo vedrebbe?
“La Cararese è una delle tre squadre che lo hanno cercato. Io lo vedrei bene lì, poi dipende un po’ anche dal tipo di progetto che ci proporrà”.
Quale futuro per Francesco Conti alla Samp?
“E’ stato il capitano della Primavera facendo 5 gol fino a gennaio, poi è iniziato ad andare in prima squadra. Ha diverse squadre sulle sue tracce: 2 di Serie B e 5 di Serie C. Ora andrà in ritiro con la prima squadra, vediamo cosa succede”.
Che giocatore è?
“Una mezzala pura, ti riempie gli occhi vederlo giocare. E’ molto dinamico, con un gran tiro ed una grande struttura fisica. Ha fatto la trafila nella Samp, crescendo di anno in anno e maturando. A me piace avere pochi ragazzi, ma validi sui quali lavorare per davvero e di lui sono molto orgoglioso”.
Al Genoa c’è anche Raffaele Lattuchella.
“Quest’anno è stato al Treviso in D: una esperienza importante dove ha fatto 30 presenze, crescendo molto in termini di esperienza. La Serie D è un campionato molto duro, dove serve andarci con la testa giusta e lui lo ha fatto. Il primo impatto non è stato male. Ha grandi qualità, è un esterno sinistro di grande corsa e grande piede. Per dire: con la sua qualità riesce a mettere certi cross dalla trequarti in area sempre con pericolosità. Non è da tutti saperlo fare”.
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