Senza tifosi. Si aspettava, ogni anno, il raduno a Milanello per sentire la passione dei tifosi e della Curva Sud. Invece come ha finito, il Milan ricomincia. Senza cori, bandiere ed entusiasmo. In effetti la società ha voluto sfidare i tifosi e i primi indizi non lasciano ben sperare. Fonseca non riscalda ma raffredda. Speriamo di sbagliarci e che dia a tutti una lezione ma le percentuali di flop sono elevatissime. Attenzione: per noi flop è anche un terzo o quarto posto. Sei al Milan e ogni anno hai l’obbligo di lottare per lo scudetto. Se invece, la nuova moda, prevede che etichettiamo come successi un quarto posto o un ottavo di finale di Champions League allora viaggiamo su binari opposti. Chi prende il Milan, che sia Presidente o allenatore, deve sapere che a maggio i tifosi vogliono scendere in piazza. Figuriamoci che adesso neanche a luglio si scende più in piazza per accoglierli. Questo clima raffredda anche il mercato perché se un big viene avvicinato dal club rossonero pensa anche a queste cose. Certamente, la prima cosa restano i soldi ma a parità di condizioni il fattore ambientale conta. Fonseca non è uno sprovveduto ma sul mercato c’era ampia scelta. I tifosi non hanno capito le scelte e non capiscono neanche il ruolo di Ibra. Da lui ci aspettavamo più personalità e meno conferenze di facciata. Davvero conveniva tenersi Pioli se l’obiettivo è solo quello di tornare in Champions nel 2025-2026. A questa squadra servono 5 rinforzi di assoluto valore. Si parte per il ritiro e non si ha una faccia nuova che lanci una campagna abbonamenti basata sulla follia e fedeltà del tifoso. Il tutto esaurito è un gesto d’amore e non di fiducia.
Intanto il Napoli ha deciso di seguire quel manager che spaventava Ibra e il Milan. Meglio un allenatore yes man che un tecnico decisionista. De Laurentiis ha fatto il colpo da 10 milioni di euro a stagione perché era alla canna del gas e non poteva permettersi altre scommesse. Ha preso il migliore, non vincerà lo scudetto ma sicuramente lo riporterà in Champions e gli sistemerà i conti della società dopo il flop di quest’anno. La semina è iniziata. La raccolta non sarà immediata. Buongiorno, ad esempio, senza Conte non sarebbe mai arrivato. In queste condizioni avrebbero rifiutato in molti, invece, Conte sta sistemando tutto il mercato azzurro. Così sarà fino a fine agosto. Conte sceglie il calciatore, Conte lo chiama, Conte parla con gli agenti e Conte decide anche a che ora si deve fare il caffè nello spogliatoio. Un uomo solo al comando fin quando De Laurentiis capirà che non deve soffrire di gelosie. Il Napoli è nelle mani giuste e senza l’illusione dello scudetto al primo colpo, i tifosi potranno tornare a sognare in questo anno di transizione senza Europa.
La migliore società sul mercato si conferma l’Atalanta. Luca Percassi viaggia su un altro Pianeta. Calciatori sconosciuti da poter lanciare, plusvalenze continue sul mercato, trofei vinti, obiettivi raggiunti e calciatori da rilanciare. Questa volta tocca a Zaniolo. Potrebbe sembrare un caso disperato, in effetti lo è, ma tra Gasperini che fa da sergente e l’aria di Zingonia, vedrete che rilanceranno anche lui. E’ l’ultima occasione vera anche se parliamo pur sempre di un ’99. Zaniolo le ha sprecate quesi tutte ma Bergamo è l’ultima chiamata per il Paradiso. Il calciatore non si discute. La sua testa e la sua gestione negli anni, invece, lasciano più di un dubbio.