Novak Djokovic ha stupito tutti in merito ad un eventuale cambio di regolamento: la scelta potrebbe essere decisiva per il futuro del tennis nei prossimi anni
Il pensiero di Novak Djokovic non è proprio come quello di tutti gli altri. Quando parla il serbo dalla personalità imponente, è destinato a far discutere e lascia spesso a bocca aperta tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori. Insomma, il campione ha un certo peso nel circuito, che si avverte soprattutto nel modo in cui lo si nota in giro per il Ground, nei vari tornei, in compagnia della sua squadra o semplicemente dal punto di vista mediatico.
D’altronde, stiamo parlando di uno dei migliori in assoluto nella storia di questo sport, un protagonista che sì, è ormai arrivato agli ultimi anni di carriera, ma ha assolutamente superato i limiti precedenti conosciuti del tennis. E per questo va apprezzato, a prescindere da quale sia la propria preferenza.
Dopo la vittoria a Wimbledon contro Alexei Popyrin, Djokovic ha risposto a una domanda regolamentare che ha fatto riflettere molti cronisti ed esperti del mondo del tennis. In particolare, si è parlato del motivo per cui le partite sono al meglio dei cinque set nei tornei del Grande Slam e l’opinione si è un po’ divisa sul tema.
L’attuale numero due al mondo ha subito sottolineato che spesso gli è capitato perdere i primi set, per poi riuscire a recuperare proprio grazie al regolamento, fattore che aggiunge sicuramente maggiore imprevedibilità e più possibilità di rimonta, quindi spettacolo.
E poi ha detto chiaro e tondo: “Sono favorevole alle partite sui cinque set, soprattutto nei turni finali degli Slam. Ho visto che si discute molto a riguardo, che ci si chiede spesso se gli Slam debbano essere al meglio dei tre set. L’unica cosa che penso possa essere positiva è prendere in considerazione l’ipotesi di mettere i primi turni al meglio dei tre set“.
E poi ha aggiunto che forse sarebbe meglio giocare al meglio dei cinque set a partire dal quarto turno o dai quarti di finale. Il serbo pensa quindi che dovrebbero rimanere i cinque set, soprattutto negli ultimi tre o quattro turni degli Slam. Una formula ibrida che farebbe contenti un po’ tutti e forse risparmierebbe anche la salute degli atleti, concedendo un po’ più di riposo e che potrebbe attecchire anche nella federazione.
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