Il trofeo dell'Europeo, vinto dall'Italia lo scorso anno (AP LaPresse)
L’uomo del destino è Miguel Merino. Un suo colpo di testa al minuto 119 regala la semifinale alla Spagna (2-1), sbattendo fuori i padroni di casa della Germania al fotofinish precedente i rigori. La più bella partita di questi Europei regala uno spettacolo mozzafiato, del quale apprezzarne anche i contorni più marginali. Al 2′ Pedri (costretto ad uscire cinque minuti più tardi per infortunio, ndr) cerca di insidiare la porta di Neuer, senza riuscirci. Al 15′ è la stellina Yamal a sfiorare il bersaglio grosso. Primo acuto tedesco con Havertz al 21′: colpo di testa che non impensierisce Unai Simon.
Inizio di ripresa dinamico: al 52′ Yamal premia il rimorchio di Olmo, sveglio a consegnare all’angolino il tiro incrociato del vantaggio. La Germania stenta nella reazione, ma carbura nel corso dei minuti: Fullkrug colpisce un palo clamoroso al 77′ dopo un grande lavoro di Wirtz. Ed è proprio il fantasista del Leverkusen l’uomo della provvidenza: a poco più di un minuto dalla fine, sponda di Kimmich per Wirtz che bacia il palo interno e trova il pari quando tutto sembrava perso.
Ai supplementari è lotta pura e il guizzo di testa di Merino è decisivo per la qualificazione in semifinale.
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