Calendari e mercato nel vivo: la nuova stagione è alle porte

Al centro del palcoscenico ci sono ancora le nazionali, tra Europei e Copa America a veicolare quasi tutto l’interesse di tutti gli appassionati, mai davvero sazi di pallone. Ma il profumo di nuova stagione è già nell’aria. Stimola piacevolmente le narici e solletica il palato, pronto all’ennesima abbuffata che non smetteremo mai di aspettare elettrizzati. Più che l’importanza dei ritiri, il vero antipasto è l’annuncio dei calendari, corredato dai primi veri colpi di mercato che a luglio diventano formalmente tali.

La corsa a cerchiare in rosso i weekend da qui alla prossima primavera è iniziata: dall’esordio dei Campioni d’Italia a Genova al debutto di fuoco dopo 21 anni di assenza del Como a Torino contro la Juventus. Dal vittorioso Parma di Pecchia che torna a illuminare il Tardini in Serie A alla costellazione di big match a settembre, come Juventus-Roma, Lazio-Milan, Inter-Milan e Juventus-Napoli, solo per citarne alcune.

Il mercato entra nel vivo

Abbraccio alla nuova stagione, oltre ai calendari, arricchito poi da un mercato vibrante che sta movimentando una Serie A pronta a farsi bella e impronosticabile. A Torino la rivoluzione è stata presa sul serio: Giuntoli ha assaltato la figurata Bastiglia bianconera a colpi di cannone. Prima Douglas Luiz, poi Di Gregorio, con le visite fissate nelle prossime ore e infine Kephren Thuram, per la felicità di papà Lilian. Dopodiché, a Torino si parlerà solo olandese nelle prossime settimane, preparando l’arrembaggio a Bergamo per Teun Koopmeiners. Un indizio, in questo senso, è stata la mossa Zaniolo, pronto a rinascere sotto la guida del restauratore per eccellenza Gasperini. Visite in mattinata, poi Zingonia, in attesa solo del comunicato ufficiale. Quello che si attende anche per Josep Martinez, arrivato a Milano per fare da supporto a Sommer, prima del definitivo passaggio del testimone nell’Inter del futuro. Dal Genoa i contatti però proseguiranno, per tentare il colpo Gudmundsson al di là delle vacue smentite di Marotta.

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