Matteo Berrettini ha ripercorso i momenti difficili vissuti nel corso degli ultimi mesi: la confessione lascia di stucco i tifosi
E Derby fu. Come auspicato da tutti gli appassionati di tennis nostrani, Jannik Sinner e Matteo Berrettini hanno superato il primo turno di Wimbledon ed ora sono pronti ad affrontarsi in uno scontro fratricida che mette in palio la qualificazione all’eventuale match di terzo turno, il quale concluderà la prima settimana ai Championship.
Il numero uno del mondo ha regolato in quattro set il tedesco Yannick Hanfmann, mentre Berrettini, sempre a suo agio su quell’erba londinese che gli ha regalato le soddisfazioni più belle della sua carriera, ha battuto l’ungherese Martin Fucsovics pescando, nel quarto parziale, insospettabili energie dopo il trattamento fisico ricevuto per i sopraggiunti problemi alla schiena.
Prima del suo debutto nell’edizione 2024 di Wimbledon, l’ex top ten aveva già parlato della clamorosa beffa che il main draw del torneo gli aveva ‘regalato’: “Avrei preferito affrontare Jannik un po’ più avanti, ma nel caso sarà un test importante contro un amico, un ragazzo che gioca divinamente e sta vincendo tutto“, aveva confessato ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport‘.
Assieme alle inevitabili considerazioni sul derby alle porte però, Matteo ha poi parlato dei tanti momenti di difficoltà, non solo fisici, affrontati negli ultimi mesi. Berrettini ha vuotato il sacco delle sue emozioni, ripercorrendo i suoi problemi con una lucidità che la dice lunga sul lavorio fatto a livello mentale. E sul percorso che oggi lo ha riportato a scoprire la bellezza del gioco.
Nella chiacchierata intercorsa coi giornalisti della Rosea poco prima dell’esordio sull’erba dell’All England Club, Matteo ha parlato a cuore aperto: “Non mi riconoscevo più. Ho passato un periodo in cui non ero me stesso. Ho capito quanto io sia stato duro con me stesso. Ad un certo punto ero incastrato in un loop in cui pensavo che per uscire da una situazione avrei dovuto per forza essere inflessibile con me stesso“, ha esordito.
“Ora invece ho imparato a perdonarmi e a non sentirmi in colpa se le cose non vanno bene. Sono diventato più indulgente perché ci sta darsi tempo, aspettando di trovare le energie per ricominciare. Incaponirsi è sbagliato“, ha proseguito l’ex numero 6 del mondo ed ex finalista di Wimbledon nella magica edizione del 2021.
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