Il grande Adriano Panatta torna a parlare di Jannik Sinner e del tennis italiano e lo fa con delle dichiarazioni che hanno lasciato tutti di stucco
Adriano Panatta, vincitore della Coppa Davis del 1976 è sempre stato dalla parte di Sinner, esaltandolo per talento e mentalità. In questa occasione ha voluto fare un punto della situazione del tennis italiano e del futuro imminente.
Il movimento azzurro sta vivendo un momento meraviglioso con l’esplosione ai massimi livelli di un talento come Jannik Sinner. L’altoatesino ha saputo riscrivere i record azzurri, andando a rinverdire i fasti di Panatta e soci. La vittoria della Coppa Davis a Malaga, 47 anni dopo quella di Santiago del Cile, è una perla da difendere con cura e che probabilmente verrà affiancata da altre in futuro. Si perché Sinner ha dalla sua oltre che l’età (23 anni), anche la forza mentale per restare al vertice. La vittoria all’Australian Open e la semifinale al Roland Garros mostrano una continuità di rendimento pazzesca, impreziosita anche dal successo sul cemento di Miami, senza dimenticare la recente vittoria di Halle.
Sinner è diventato con merito il primo numero uno ATP della storia del tennis italiano e sta provando a mantenere la leadership nonostante l’assalto di un convintissimo Alcaraz. A Wimbledon se ne vedranno delle belle, con i due che sono nella stessa parte del tabellone e potrebbero dar vita ad un super match di semifinale. Le aspettative sono alte, anche perché ai Championships Jannik non è riuscito mai a raggiungere l’ultimo atto, ma sull’erba sembra essersi trovato a suo agio sin dagli esordi. La fresca vittoria ad Halle ne è la dimostrazione e lo colloca di diritto tra i favoriti.
Adriano Panatta esalta Sinner: “Un bene per tutto lo sport italiano”
Ad esaltare Sinner è sempre stato Adriano Panatta, a differenza magari di Nicola Pietrangeli, spesso poco lusinghiero nei confronti del giovane campione. Per l’ex tennista romano, Jannik ha le carte in regola per dominare il circuito nei prossimi anni, assieme ad Alcaraz e ogni volta che può conferma questa teoria. A colpire del giocatore di Sesto è anche l’enorme educazione e compostezza, che lo rendono tra gli atleti più corretti del panorama internazionale.
Parlando ai microfoni di “TG Plus Sport Treviso“, in occasione del tour “Un Campione in famiglia”, Adriano Panatta è tornato a parlare di Jannik Sinner e della sua importanza per l’Italia del tennis e non solo. “Non c’era bisogno di un campione come Sinner solamente per il tennis, ma in generale nello sport italiano”.
L’ex numero 4 del mondo poi aggiunge: “Quando viene fuori un atleta, in qualunque disciplina, che ha un comportamento di grande esempio anche per i più giovani è un bellissimo segnale di quello che lo sport può fare”. Secondo Panatta il tennis italiano sta attraversando un grande momento, anche perché dietro Sinner stanno crescendo molti ragazzi in grado di entrare in top-100. Meglio di così è difficile augurarsi anche in futuro.