Brutte notizie per Marcell Jacobs a poche settimane dai Giochi olimpici: rischio grosso per l’azzurro, cosa sta succedendo
Passata la ‘sbornia’ per la pioggia di ori e medaglie arrivata agli Europei disputati a Roma, l’Italia dell’atletica torna a proiettarsi sul grande appuntamento dell’anno: i Giochi olimpici di Parigi 2024. Un evento atteso con trepidazione da tutti gli appassionati, curiosi di vedere se Marcell Jacobs riuscirà a ripetersi dopo l’exploit di Tokyo. Un’impresa storica che, oggi come oggi, appare davvero difficile, soprattutto alla luce di quanto successo negli ultimi giorni: adesso è impossibile non aver paura per lo sprinter bresciano.
Inutile farsi troppe illusioni. La sensazione, in questo momento, è che riuscire a conquistare un oro nei 100 metri e uno nella staffetta 4×100 sarà quasi impossibile per gli azzurri, nonostante un Jacobs tornato competitivo ad altissimi livelli negli ultimi mesi.
Il suo attuale miglior tempo, il 9.92 messo a segno a Turku, il terzo tempo di sempre della sua carriera, non basterebbe infatti ad arrivare nemmeno vicino al podio in questo 2024, se si tiene conto dei tempi messi a segno dei suoi attuali rivali. Una lista già piuttosto lunga cui si è aggiunto, nelle ultime ore, un nome nuovo, pronto a presentarsi a Parigi con un cronometro quasi da record.
Il campione olimpico in carica e tutti gli altri rivali sono avvisati: la Giamaica è pronta a riprendersi la medaglia più preziosa alle Olimpiadi di Parigi. Lo dimostra quanto arrivato negli ultimi giorni direttamente dai campionati nazionali giamaicani, che hanno visto emergere prepotentemente quello che per molti potrebbe essere l’erede di Usain Bolt.
Si tratta di Kishane Thompson, classe 2002. Un vero e proprio fulmine capace di ottenere la vittoria con un cronometro di 9.77. Un tempo pazzesco che si posiziona come il migliore di questo 2024 a livello mondiale e che rende il giovane sprinter il quarto giamaicano più veloce della storia dietro a tre leggende come Bolt, Yohan Blake e Asafa Powell.
Un rivale temibile in più per Jacobs, che a questo punto dovrà guardarsi le spalle anche dal giamaicano in una corsa per l’oro che lo vedeva già partire leggermente dietro, quest’anno, rispetto ad atleti come il kenyano Omanyala, un altro giamaicano, Seville, e l’onnipresente Noah Lyles.
D’altronde, attualmente, il 9.92 di Jacobs è solo il settimo tempo stagionale, battuto anche dagli americani Christian Coleman, Kenny Bednarek e Fred Kerley (tutti in grado di fermare il cronometro sotto i 9.90), oltre che dal cubano Shainer Reginfo. Insomma, per quanto sia il campione in carica, l’azzurro non si presenterà ai nastri di partenza come il favorito assoluto per la vittoria. Starà a lui dimostrare, ancora una volta, di essere in grado di reggere la pressione e di sorprendere tutti gli addetti ai lavori, anche i meno ottimisti.
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