Il ritorno dell’imprenditore Flavio Briatore in F1 non ha colpito positivamente proprio tutti: un grande protagonista del passato non ci sta e critica la scelta
La Formula 1 sta facendo parlare molto di se non tanto per l’ultimo Gran premio di Barcellona, oramai già archiviato in modo definitivo, o per il prossimo in programma in Austria, ma per un ritorno che molti non si sarebbero mai aspettati.
Si fa riferimento chiaramente al rientro di Flavio Briatore tra le fila della Formula 1. L’ultima sua esperienza in ambito Motorsport risale ai tempi della Renault. Era il 2009, e come gli appassionati di motori ricorderanno fu radiato dalla FIA a seguito dell’incidente che coinvolse Nelson Piquet Jr prima poi dell’assoluzione totale con risarcimento danni. Da lì in poi la Formula 1 non ha più avuto a che fare con l’imprenditore piemontese. Almeno fino ad oggi.
Infatti la Alpine, la Scuderia che ha preso proprio le redini della Renault, ha deciso di nominare Briatore come nuovo super consulente. Questa è una decisione che non piace a tutti, considerando il passato poco limpido in F1 dell’imprenditore di Verzuolo.
Damon Hill critica ritorno Briatore: “Sconcertante, sono deluso”
Tra le tante voci che si sono alzate contro il ritorno di Briatore non si può non citare quella di Damon Hill, campione del mondo 1996 con la Williams e noto per le sue grandissime battaglie in pista contro Michael Schumacher. L’amaro ricordo del Gran premio di Singapore del 2008 è ancora vivido nella memoria dell’ex corridore inglese e non a caso nei confronti dell’imprenditore italiano usa parole poco piacevoli.
A detta di Hill il ritorno di Briatore in F1 è sconcertante: “Sono molto deluso, il suo ritorno in Formula 1 è sconcertante“, ha detto ai microfoni di ‘Sky Sports Uk’ di cui è opinionista. “Flavio ha una storia fatta di idee brillanti, ma cosa porterà all’Alpine? Flavio è sempre stato bravo a giocare in anticipo, non si preoccupa delle regole”, ha detto ancora il campione del mondo 1996.
Nonostante le tante chiacchiere Alpine ha deciso comunque di nominarlo super consulente, forse perché in questo momento storico – non proprio semplice, basta guardare il percorso di Esteban Ocon e Pierre Gasly in questo Mondiale – solo una figura come la sua è in grado di sistemare una situazione delicata come quella che sta vivendo la Scuderia francese. È il momento quindi di voltare pagina, al netto dell’opinione di Hill.