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Calcio

ESCLUSIVA SI Costantino: “Tabellone che sorride all’Italia, ma non siamo già in semifinale”

L’Italia si appresta ad affrontare la Svizzera, nella sfida valida per gli ottavi di finale di questo Europeo: calcio d’inizio domani alle 18:00. Il tabellone che si è delineato ha regalato un sorriso agli Azzurri, che hanno sicuramente una chance di poter andare avanti dato che molte delle favorite assolute della manifestazione, dalla Francia alla Germania, passando per il Portogallo ed il Belgio, sono finite sul lato opposto degli accoppiamenti e non sarà possibile incrociarle prima della eventuale finale.

Niente calcoli e concentrazione su Ndoye e compagni comunque: la squadra di Yakin è un avversario sicuramente da non sottovalutare per quello che ha fatto fino a qui. In esclusiva a SPORTITALIA è intervenuto l’allenatore Giovanni Costantino – l’ultima stagione in Romania al Footbal Club U Craiova – per parlarci delle prospettive per Spalletti ed anche delle altre squadre che si sono messe in mostra in questa prima fase.

Ti sembra di poter dire che l’Italia siamo uno scenario migliore e non potesse pensarlo, visto le tante avversarie forti dall’altra parte del tabellone?

“Penso di sì. Dopo questo inizio un po’ complicato c’è questo tabellone che non è sicuramente facile, perché non esiste nessuna partita che si possa definire tale, però dove affrontiamo delle formazioni, per prima la Svizzera, che non fanno parte della schiera delle favorite per la vittoria. In caso di passaggio del turno, ci sarebbe probabilmente l’Inghilterra, che non ha fatto benissimo in queste prime partite. Quindi il tabellone ci sorride, però questo non vuol dire nulla, non vuol dire che l’Italia sia già in semifinale”.

Quanto ti preoccupa la Svizzera?

“Mi preoccupa perché è una squadra di grande qualità, che nel girone è passata bene, vincendo e convincendo contro l’Ungheria, giocando alla pari e pareggiando con la Scozia, dove comunque ha fatto una discreta gara. Poi con la Germania ha dimostrato che anche con le grandi se la può giocare”.

Cosa ti piace in particolare della squadra di Yakin?

“Ha un grande centrocampo, di qualità, davanti c’è velocità in diversi giocatori, questo fa la differenza: non è un avversario facile. Però l’Italia ce la può fare”.

Cosa deve fare l’Italia per arrivare fino in fondo?

“E’ Spalletti che lo sa. L’Italia però ha giocato tre partite diverse fra di loro. Penso che manchi un po’ di equilibrio nelle prestazioni, anche all’interno dei 90 minuti. Essere sul pezzo per tutta la partita. Spalletti stesso ha parlato dei momenti in cui capitano amnesie, ed a questo livello bisogna limitarli gli errori. L’Italia ha sbagliato troppo fino a qui sotto l’aspetto tecnico, individuale. Per fare un passo avanti bisogna evitare questo”.

La squadra che ti ha sorpreso di più fino ad ora?

“In positivo mi ha molto colpito la vittoria dell’Austria con l’Olanda, sintomo di una squadra sicuramente coesa, che sa quello che vuole e che può mettere in difficoltà tutti, con un allenatore molto molto bravo”.

Ed in negativo?

“Sicuramente colpisce l’eliminazione della Croazia, che nessuno si aspettava. Si pensava potesse addirittura lottare per vincere il girone. Non è stata all’altezza”.

La Georgia è arrivata fin lì, ma ora con la Spagna diventerà quasi impossibile?

“Non è detto perché poi siamo abituati anche ad europei dove la favorita esce agli ottavi o ai quarti, quindi non mi sorprenderei se la Georgia potesse giocare una partita all’altezza della Spagna. Certamente c’è un grande squilibrio di livello tra le due squadre, una ha fatto tre ottime partite ed ha calciatori di grandissima qualità, però la Georgia dalla sua ha un entusiasmo incredibile. Ed anche una condizione fisica da non sottovalutare. Arrivare a fine stagione e correre ancora così tanto ti dà la speranza di poter fare il risultato anche contro le più forti”.

La Romania, dove tu hai lavorato, è un’altra delle squadre che ha sorpreso in positivo?

“Sì perché poi comunque aveva giocato alcune amichevoli prima dell’Europeo, dove non aveva fatto molto bene. Però con l’Ucraina la prima partita si è scoperta forte e ben messa in campo, organizzata. Non ha giocatori di primissima fascia rispetto alle altre, ma ha una grande organizzazione ed un grande spirito di sacrificio. Questo vuol dire che che è una squadra che può andare avanti, nonostante adesso deve giocare con l’Olanda, che è un’altra squadra di un livello più alto sulla carta rispetto a loro”.

Daniele Najjar

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