Italia, Spalletti: “Domani gioca Mancini. Scamacca, la Svizzera e i rigoristi…”

Dall’Olympiastadion di Berlino, Luciano Spalletti, CT dell’Italia, ha presentato la sfida di domani contro la Svizzera in conferenza stampa.

Di ragazzi che spingono ce ne sono molti e noi bisogna creargli lo spazio corretto e avere il coraggio di farli giocare perché i talenti nasceranno sempre. È un calcio un po’ differente dove si va meno sullo strappo individuale ma che è sempre la soluzione migliore per riuscire a creare un calcio di altissima qualità perché avere l’uno contro uno che salta l’avversario o la imbucata illuminante è quello che trova sempre la soluzione a qualsiasi”.

RIGORISTI – “Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione quando capita. Noi i rigori li abbiamo fatto battere a tutti, però non è una soluzione ideale se andiamo già a pensarci… Se si provano troppi rigori, se si battono tutti bene non lo so. In questi giorni qui i rigori sono entrati tutti, sembravano tutti rigoristi. Poi magari fai la partitina e già vedi qualcosa di differente. Sarà importante avere uno spessore di personalità fondamentale, noi faremo di tutto per tentare di vincerla la partita e sappiamo che abbiamo un cliente scomodissimo davanti. Lo dicono i risultati: ci sono state squadre che hanno passato il turno molto bene, anche se non erano accreditate, e questo la dice lunga sulla difficoltà di giocare qualsiasi difficoltà”.

SVIZZERA – “Yakin è molto bravo, la Svizzera è una squadra che sta bene in campo e ha fatto vedere contro la Germania le sue qualità. Per quello che abbiamo visto e per quella che è la conoscenza diretta, sappiamo che ha qualità e forza. Xhaka è un giocatore importante a livello internazionale. Però sono tutte cose che fanno parte del livello e del calcio che noi possiamo esibire”.

LA PROBABILE FORMAZIONE: “E’ sempre la stessa cosa. Noi non siamo stati ancora capaci di esprimere il livello che possiamo esprimere: in alcuni momenti sì, ma poi non siamo riusciti a mantenerlo nel tempo. Questa qualificazione arrivata all’ultimo secondo, che però secondo me è meritata, deve comunque farci pensare che non possiamo permetterci quei cali di tensione come li abbiamo avuto all’inizio dei secondi tempi, in dei momenti delle partite. Il fatto di essere ormai dentro il cuore della competizione perché ti sei qualificato ti dà quel livello che devi esibire sempre perché non c’è alternativa. A livello psicologico e di personalità mi aspetto un po’ di più rispetto a ciò che fin qui siamo riusciti a far vedere. Bastoni va visto domani, Dimarco non ci sarà. Bastoni ha riavuto qualche linea di febbre, l’abbiamo messo apposto e oggi stava molto meglio. C’è da vedere stanotte che risposta arriverà. Al posto di Calafiori gioca Mancini, ha quella esperienza corretta e in questo caso qui voglio giocare con un destro a destra e un mancino a sinistra. Preferisco così”.

SCAMACCA – “Lui il gol lo può fare in qualsiasi momento, ha quella qualità e quell’estro, quei guizzi che ti sbranano. Fa più fatica a essere collegato nei comportamenti con la squadra. Scherzando con lui l’avevo definito pigro, poi se n’è riparlato e lui è rimasto molto divertito da questa cosa… Però poi per poterle esibire in continuazione le sue qualità ha bisogno di essere sempre dentro la squadra e su questo fa un po’ più di fatica. Deve restare sempre legato e nelle condizioni di ricevere. Perché poi i metri li fa, quando si guardano i satellitari il suo lavoro lo porta a casa, ma non sempre nel modo giusto e questo lo penalizzare un po’. Però poi ha un estro e una forza… ha un tiro che faccio fatica a trovarne un altro così bravo tra quelli che ho allenato. A volte se sono dietro la porta quando calcia si fa fatica a scansarsi. Gioca domani? E’ da vedere, è l’unico dubbio che ho. Però poi ci sono da fare altre valutazioni, ma non ci sarà uno che resterà fuori tra Scamacca e Retegui, danno entrambi grosse soluzioni e c’è solo da capire chi far giocare prima e chi dopo”.

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