La MotoGP potrebbe presto darsi nuove regole decisive per il destino dei piloti: Marquez spinge, mentre non farebbero la fortuna di Bagnaia
Lo sport e i motori sono in continua evoluzione: nuovi regolamenti, ingegneria all’avanguardia, assetto delle vetture e ovviamente la preparazione dei piloti, tutti elementi decisivi e a cui adattarsi per arrivare al successo. In MotoGP neanche quest’anno sta mancando lo spettacolo, così come le polemiche sul peso e le caratteristiche delle moto, secondo molti diventate ingestibili.
Sono stati in tanti a lamentarsi proprio perché condurre la propria moto fino alla bandiera a scacchi era praticamente insopportabile. Inoltre, il numero di campioni con la sindrome compartimentale in tutte le categorie sta aumentando a dismisura. Insomma, la MotoGP è andata verso un paradigma che mette al centro della scena lo sviluppo aerodinamico e tecnologico delle vetture, una scelta che divide anche il pubblico.
In molti sono convinti che ci si debba fermare, in modo da non nuocere alla salute dei piloti e mettendo al primo posto lo spettacolo, altri vogliono vedere fino a che punto si possa innovare. Il talento del pilota, di sicuro, non è enfatizzato, o meglio lo è meno rispetto a qualche anno fa, ed è proprio questo il tema di Dani Pedrosa, che si è esposto sul tema.
L’aiuto aerodinamico dà dal punto di vista della velocità, toglie sotto il profilo dell’iniziativa del singolo, per cui chi è nel circuito da anni, difficilmente può essere a favore. E non lo è neanche Pedrosa che, ai microfoni de ‘Dura la vita’, ha sottolineato: “Eliminerei tutti i sistemi elettronici e aerodinamici che rendono le corse troppo ravvicinate”.
Lo storico pilota spagnolo si è schierato, quindi, dalla parte di Marc Marquez, che per settimane ha espresso il suo malcontento per le ultime evoluzioni delle moto. E se si parla di talento, si pensa proprio a Marquez attualmente nelle gerarchie della MotoGP, tanto che il classe 1993 sta riuscendo a tenere il passo di Martin e Bagnaia, nonostante una due ruote decisamente più vecchia.
A essere sfavorito da un ritorno al passato sarebbe, invece, il pilota italiano della Ducati, che perderebbe tutti i vantaggi che ora ha a disposizione sulla sua Desmosedici GP24. Vedremo se la MotoGP eliminerà molti progressi aerodinamici, ma di sicuro Marquez è comunque pronto a tornare in vetta, con o senza una moto più semplice.
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