Seconda parte dell’intervista all’ex giocatore di Lazio ed Argentina, Lucas Castroman, della quale ieri vi abbiamo dato una anticipazione. Bandiera del Velez, Castroman in esclusiva a SPORTITALIA ha detto la sua in merito ad un altro talento arrivato dalla sua stessa seconda casa, quel Santiago Castro prelevato dal Bologna a gennaio, oltre che raccontarci alcuni suoi ricordi dei tempi in cui giocava nella capitale.
Che ne pensi di Santiago Castro che arriva dal tuo Velez?
“Santi per prima cosa è una bravissima persona. Molto umile, 20 giorni fa l’ho visto in vacanza, siamo stati insieme qui al Velez. E’ la prima volta che lo incontravo, è un ragazzo eccezionale”.
E come giocatore?
“Come giocatore ha tutto per fare bene. Ha qualità, è giovanissimo, molto completo, fa gol e assist. Si mette a disposizione della squadra difendendo e cercando i palloni da giocare. Ha una grandissima carriera davanti a sé, glielo auguro proprio per il tipo di persona che é”.
Se ti parlo della Lazio, cosa ti viene in mente?
“Tutto, come fosse ieri. Mi vengono anche i brividi. E’ la squadra che ho nel cuore insieme al Velez. Sono due società molto, molto simili in tutti i sensi. La gente, la società in sé, come ti stanno dietro, si prendono cura di te. Sono stato alla grande lì, ho fatto del mio meglio, dando tutto in campo. Poi mi tengo stretti tutti i tifosi laziali”.
Ti fanno ancora sentire l’affetto?
“Sempre. Soprattutto quando torno, ma non solo. A proposito: il 20 luglio rientro a Roma, starò lì 10 giorni a salutare degli amici e sono sicuro che sentirò di nuovo questo affetto. Che entra nel mio cuore, quel calore che la gente ha verso di me. Mi ricordano i bei momenti, un segno immortale nel mio cuore. E’ come se fosse casa mia. Mi hanno accolto nei miei 20 anni, ero un bambino e sono cresciuto tantissimo in 3-4 anni. Al mio arrivo ho fatto il primo ritiro che ero un ragazzino e dopo poco tempo mi sembrava di avere 60-70 anni (ride, n.d.r.). Ho imparato tantissimo da quella bellissima società. E’ sempre presente nel mio cuore e nella mia testa”.
Tornerai a lavorare nel calcio e magari nel Velez?
“Sì. Sono allenatore professionista, qui è difficile rimettersi in pista, l’Argentina è particolare: sei sempre alla prova, nessuno ti lascia lavorare in tranquillità. Uno magari ha un modo di lavorare, ma appena ti prendono devi vincere 3-4 partite fin da subito, magari con squadre distrutte e con giocatori che stanno malissimo, dopo filotti negativi. E’ molto difficile lavorare così. Ma con un paio di anni in più mi piacerebbe diventare parte del club del Velez, anche come dirigente, perché è un club incredibile, ha tantissime cose al suo interno. Ha tutto lo sport, i soci, la gente, i tifosi, è come essere a casa, come dicevo per la Lazio. Sono le due squadre dove mi sono trovato alla grande”.
Nel corso della stessa intervista, Castroman ha detto la sua anche su altri due argentini protagonisti in Serie A.
La domanda del giorno: Lautaro Martinez o Julian Alvarez?
“Li farei giocare un tempo ad ognuno, sono due grandissimi giocatori. Fanno anche tantissimo per la squadra, difendono, corrono dietro al pallone, attaccano e segnano. E’ difficile scegliere. Poi bisogna stare a Leo Messi: loro devono correre di più, sapendo che poi quando Messi fa certe “follie” vede solo lui certe linee e li mette davanti alla porta. Sanno che magari la fatica che fanno per difendere poi è ripagata, perché si trovano davanti alla porta”.
Messi è ancora il migliore di tutti, anche di Vinicius, al momento?
“Sì, assolutamente. Tutti quelli che stanno venendo su sono bravissimi, ma per esempio nessuno ha fatto quello che aveva fatto lui alla loro età. Penso che abbia battuto tutti i record. Forse Cristiano Ronaldo gli ha fregato quello del miglior marcatore dei Mondiali. Fino a che qualcuno non lo supererà in questi numeri, per me sarà il numero uno. Ci sono ragazzini con 15 anni in meno che potrebbero prenderlo, eppure fa la differenza. Si prende cura del suo fisico in maniera eccellente, tutti gli altri sono sotto di lui. Mbappé e Vinicius compresi”.
Valentin Carboni ti piace?
“Non ha avuto tanti minuti l’anno scorso, quest’anno ha avuto più spazio, con l’Argentina ha fatto il suo in queste amichevoli pre-Copa. E’ bravissimo, per me sarà fra gli argentini che conquisteranno il posto in Nazionale. E’ straordinario, con qualità ed anche un fisico alto. Finte, grinta, va in avanti senza paura, ha tutto davanti a sé. Poi anche lui ha il migliore al mondo al suo fianco che lo consiglia quindi…”.