Ci sono situazioni che non sono ammesse e neanche ammissibili. Inutile giocare con il solito ritornello “certo se arrivasse una proposta da 60 milioni in su…”. La penso diversamente: Hakan Calhanoglu è da blindare a prescindere perché, almeno una volta nella vita, bisognerebbe uscire dai soliti discorsi da bar legati sempre e soltanto ai soldi. Infatti, l’Inter non ha la minima intenzione non soltanto di tirare la corda ma neanche di presentarsi dinanzi a quella corda. Il Bayern cerca un centrocampista davanti alla difesa, con quelle caratteristiche, capace di legare il gioco, di stupire in fase di costruzione e magari di trovare qualche jolly dalla distanza. In fondo, l’identikit preciso di Hakan che non sarà la prima scelta ma che in un ristretto gruppo di due o tre candidati ci rientra perfettamente. Lo stesso Bayern che spesso ha scaraventato soldi in quantità industriale, soprattutto quando ha acquistato difensori (de Ligt e Kim) che poi non hanno mantenuto le promesse e le premesse. Il discorso è molto più semplice: l’Inter ha trovato equilibri perfetti con Calha, una macchina perfetta e meccanismi al massimo dei sincronismi. Ora bisognerebbe uscire dal giochino dei soldi, quando una grande squadra ha trovato la panacea deve trovare soluzioni per essere ancora più forte, qualora sia possibile. Piuttosto che lambiccarsi il cervello per individuare un sostituto che oggi, sul mercato, non c’è. E che se anche ci fosse costerebbe un occhio della testa. Prendere Ederson e adattarlo come regista? A parte che l’Atalanta non lo cede, smettiamola una volta per tutte con questi discorsi degli adattamenti quando ha raggiunto equilibri straordinari. Dice il bastian contrario: ma il Bayern potrebbe fare una follia? Calha mica è Onana, un portiere forte lo trovi sempre, e lasciamo perdere il discorso delle plusvalenze clamorose. Qualche volta nella vita bisogna cambiare, io resto di questa idea e so che l’Inter non ha proprio intenzione di cambiare aria. Domani può essere un altro giorno? Certo, ma oggi c’è il sole, non ha senso rivedere le nubi e/o le tenebre. E le parole di Hakan, con un post social, hanno rispedito al mittente i venditori di notizie finte. Non c’è più bisogno, ma era già chiaro, di “domani è un altro giorno”.
Se c’è un affare da portare a casa, ogni riferimento non può trascurare Khephren Thuram. C’è una spiegazione: è ancora giovane, classe 2001, sa come segnare a centrocampo, ha colpi importanti e un senso tattico giusto. Soprattutto ha un contratto in scadenza tra poco più di un anno e quindi la valutazione può anche scendere sotto i 20 milioni. Il Nizza vorrebbe stare un po’ sopra quella cifra, ma sa bene che qualsiasi gioco al rialzo senza avere la certezza del rinnovo (anzi) rischierebbe di essere fatale. Thuram junior è stato seguito da tutti i top club italiani, ha proposte dalla Premier, ma il suo sogno naturale è quello di giocare in Serie A. Esattamente dove suo papà è stato un primattore e lui lo sa bene. Esattamente dove il fratellone Marcus, più grande di tre anni, ha conquistato l’Inter. Non si può nascondere che anche l’Inter ci abbia pensato a parametro zero, ma per il Nizza sarebbe un bagno autentico perderlo a zero. E così la Juventus, con pazienza e come già svelato, sta tessendo la tela. La strategia è quella di andare oltre qualsiasi risposta di Rabiot, anche perché Adrien ha un po’ stufato dopo che gli è stata fatta una straordinaria proposta di rinnovo. Ma siccome la mamma Veronique vuole la “buona entrata” per firmare un nuovo contatto, meglio dedicarsi ad altri e rinfrescare sempre più il reparto che ha bisogno di maggiori interventi. Inutile dire che un reparto composto da Douglas Luiz con Thuram al suo fianco e Koopmeiners trequartista sarebbe una tripla- spettacolare – mossa per dare un perché all’attesissima ripartenza Juve dopo tre anni di bocconi amari.
Il mercato durante l’Europeo è sempre un problema di tempistica e di altre cose. Ma presto accadranno altre cose, anzi per alcune i lavori sono già in corso. La Fiorentina non considera incedibile Kayode, ha ricevuto una proposta di 15 milioni più bonus dall’Aston Villa, ne vorremmo almeno 20 di base fissa. Nel frattempo Ikoné studia un paio di offerte dal Qatar, l’addio è vicino. Occhio al Como che si è presentato con Belotti, aspetta Dossena, non ha approfondito il discorso Hummels, ma ha tutte le caratteristiche per essere grande protagonista sul mercato. Va seguito, anche con un pizzico di simpatia.
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