Il dramma vissuto da Alex Zanardi è ancora sotto gli occhi di tutti: la prima pagina scuote i tifosi, ricordo da brividi dell’ex pilota
La vita lo ha messo spesso e volentieri a dura prova ed Alex Zanardi, con le sue sole forze, è sempre riuscito a rialzarsi, a tornare nel suo habitat naturale: lo sport. Uomo di valore, sportivo ineguagliabile il cui coraggio è da anni sotto gli occhi di tutti.
Perché un personaggio come Alex Zanardi è rarissimo da trovare. Scogli difficili da superare sono stati quasi il pane quotidiano per il bolognese che già nel lontano 15 settembre 2001 ha dovuto fare i conti con la sfortuna. Il GP di Germania al Lausitzring, valido per il campionato CART. Zanardi perde il controllo della sua vettura e viene letteralmente travolto al centro della pista. La sua auto viene troncata a metà e le sue condizioni risultano subito gravissime: i medici, per salvargli la vita, sono costretti ad amputargli gli arti inferiori.
Uno scenario dal dolore inarrivabile che avrebbe messo al tappeto chiunque. Non Alex, troppo innamorato dello sport e delle corse, troppo legato a questa vita. E così dopo anni di duro lavoro, fisico quanto psicologico, è tornato a sorridere grazie all’handbike. Ma è bastato relativamente poco per tornare nell’oscurità di dolore e dramma. L’ennesimo della sua esistenza: e stavolta il colpo è stato se possibile ancora più forte.
Titolo da brividi: il dramma di Zanardi in prima pagina
Sono passati poco più di quattro anni da quell’incidente che ha cambiato per sempre la sua vita. Alex Zanardi si stava allenando in handbike il 19 giugno 2020 quando finì per impattare frontalmente con un camion tra le strade di Pienza, in Toscana.
La ricostruzione ancora oggi commuove tutti, un campione sfortunato su cui la vita pare essersi accanita troppo spesso. E nelle ultime ore la prima pagina de ‘Il Messaggero‘, ripubblicata da ‘Rassegnally’ su ‘X’ ha davvero riportato il dolore nel cuore di chi ancora oggi ama Alex. Due giorni dopo l’incidente, il titolo del quotidiano è eloquente: “L’errore fatale di Zanardi”. Si parla del coma, che lo ha tenuto oltre sei mesi in un letto nella speranza di una ripresa arrivata poi nel 2021.
21 giugno 2020, 4 anni fa. Alex #Zanardi lotta per la vita e l’angoscia per le condizioni si mixa alle polemiche per la dinamica dell’incidente avuto con la sua handbike: ma @ilmessaggeroit spiega già come sia nato il dramma.#primapaginarewind #21giugno pic.twitter.com/FmKtKHPPXk
— Rassegnally (@rassegnally) June 21, 2024
Ma soprattutto della testimonianza del grave incidente, con la distrazione di Zanardi – pare avesse il cellulare in mano – e l’impatto tremendo, atroce, con il camion. “Me lo sono trovato davanti”, spiegò l’autista del tir sconvolto da quanto accaduto. Da allora tutto è cambiato, Alex non è più lo stesso. E non si sa praticamente quasi nulla delle sue condizioni di salute nonostante i suoi tantissimi fan non lo abbiano lasciato solo nemmeno un secondo. Un uomo forte, valoroso e dalla tempra invidiabile.
Uno sportivo come pochi, in grado di reinventarsi più volte pur di continuare a fare ciò che ha sempre fatto. Correre, le competizioni, l’adrenalina, il successo. In handbike Zanardi ha anche vinto 4 medaglie d’oro alle Paralimpiadi di Londra e Rio de Janeiro, tra il 2012 ed il 2016. Poi il vuoto, il dolore: nell’attesa spasmodica di novità che lo riportino alla vita di tutti i giorni.