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Calcio

ESCLUSIVA SI Copa America, Gir. D: la Costa Rica presentata dal ds Claudio Vivas

Da un anno e quattro mesi Claudio Vivas lavora nella Federazione di Costa Rica con diversi ruoli. Quello principale è nelle vesti di direttore sportivo delle Nazionali, maggiori e giovanili, con un ruolo centrale nello sviluppo dei talenti in rampa di lancio. In passato è stato a lungo il vice di Marcelo Bielsa: prima all’Espanyol, poi nella Nazionale Argentina ed infine all’Athletic Bilbao).

Oggi è il giorno in cui si fa sul serio: alle 3:00 di questa notte (ora italiana), la squadra di Alfaro se la vedrà con il Brasile per il match d’esordio nella manifestazione negli Stati Uniti. Proprio il ds è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA per parlarci di come arriva la squadra all’appuntamento.

Come arriva il Costa Rica a questa Copa America?

“Siamo arrivati qui grazie allo spareggio che abbiamo vinto, prima della Copa America poi sono iniziate le qualificazioni al prossimo Mondiale per la Concacaf. La squadra si sta preparando, con alcuni giocatori che sono stati incorporati nel gruppo, con alcuni che hanno terminato le avventure nei rispettivi club. Giocare la Copa America per noi è molto importante, interessante. Vogliamo continuare a combattere e competere con i migliori del mondo”.

Alcune di esse sono nel vostro girone.

“Il girone che ci è toccato è difficile, con Brasile, Colombia e Paraguay, abbiamo quindi l’obbligo di arrivare molto preparati, tenendo conto che sono rivali che normalmente noi non affrontiamo. Però tanto noi della direzione sportiva alla quale sono a capo io, quanto chi sta alla direzione tecnica, ovvero Gustavo Alfaro, vogliamo competere con i migliori. Affronteremo squadre che sono altamente attrezzate e vogliamo arrivarci nel miglior modo”.

L’esordio sarà con il Brasile di Vinicius, per molti oggi il migliore in circolazione. Ha paura dei verdeoro?

“Solitamente non si deve aver paura. Per iniziare beh, Vinicius è un grande calciatore, fra i migliori del mondo, però continua ad essere Messi, per ora, il migliore, anche se sta giocando in MLS. Al di là di questo noi conosciamo l’importanza dei nostri rivali, ma già il fatto di poter partecipare ad una competizione alla quale non siamo stati invitati, ma alla quale siamo arrivati superando alcune qualificazioni e poi giocare contro gente come Vinicius e qualunque altro brasiliano, beh è sempre il meglio. Dal mio punto di vista devi poter competere sempre con i migliori. Devi essere preparato e attento, la preparazione poi sarà molto interessante, non solo dal punto di vista fisico, ma anche tecnico, tattico e mentale”.

Quante speranze ha di arrivare ai quarti?

“Speranza ce n’è sempre, non si perde mai. Sappiamo che si qualificheranno le squadre che saranno migliori. Dal mio arrivo più di un anno fa e dall’arrivo di Alfaro sulla panchina, il nostro obiettivo è quello di preparare questa squadra a competere, non siamo qui solo per partecipare. Quindi per rispondere per cosa siamo qui, beh siamo qui per lottare, per cercare di qualificarci, andare ai quarti. Non dobbiamo pensare al volo di ritorno: sarà un volo charter, ma il giorno è ancora da decidere. La prima tappa finirà il 2 luglio, ma non abbiamo prenotato nessun volo per il 3. Lo prenoteremo il giorno in cui finirà la nostra Copa America”.

Che ne pensa di Manfred Ugalde, è il talento più interessante del Costa Rica?

“E’ il nostro numero 9, gioca in Russia, è un giocatore che abbiamo recuperato, è tornato in Nazionale a settembre 2023. Fa gol, è giovane, ha un grande sentimento d’appartenenza. Insieme a Calvo ed altri è uno dei più rappresentativi del gruppo. Con lui davanti abbiamo un ottimo potenziale”.

L’Argentina è la favorita per vincere?

“Chiaramente sì. Poi noi ci troveremo davanti a due delle favorite assolute per vincere la Copa, Colombia e Brasile. La Colombia per il suo presente, è da molto tempo che non perde una partita, sta giocando molto bene, con grandi giocatori in differenti campionati in giro per il mondo. Poi ci sono l’Argentina, l’Uruguay di Bielsa. Sarà una bellissima Copa. Superando il girone potremmo incontrare anche squadre della Concacaf, le migliori stando a quanto hanno decretato le qualificazioni. Da questo punto di vista siamo molto soddisfatti e contenti di essere qui, ma come dicevo prima se di partenza ci sono squadre favorite o più avanti di noi nel ranking, noi siamo qui per competere e non solo per partecipare. Speriamo di essere all’altezza della situazione e di prepararci nella maniera migliore”.

Daniele Najjar

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