La situazione si è complicata notevolmente e dopo quattro gare è già evidente quale sia l’andazzo: vede tutto nero.
Ora come ora vede tutto nero. Ed è anche comprensibile che sia così, non essendo ancora riuscito, suo malgrado, a trovare il giusto feeling con la sua nuova R1. Si potrebbe parlare di delusione, si potrebbe parlare di frustrazione, ma la verità è che è difficile dare un nome alle sensazioni che Jonathan Rea starà provando ora come ora.
Il pilota britannico, sei volte campione del mondo Superbike, ha intrapreso una nuova avventura e lo ha fatto con grande entusiasmo, pieno com’era di sogni e di progetti. Aveva lasciato Kawasaki per andare in cerca di nuovi stimoli, ma fino a questo momento con Yamaha non ha ottenuto i risultati cui sicuramente ambiva. Dopo quattro gare, in effetti, il bilancio è tutt’altro che positivo. A Misano si è visto costretto, dopo una qualifica parecchio ostica, a partire dalla 15esima casella della griglia, senza contare che la caduta in gara 1 gli ha anche causato un’escoriazione al polso.
Si aspettava decisamente di più dall’appuntamento dello scorso weekend e ha fatto fatica, il nordirlandese, ad accettare il modo in cui si è concluso, soprattutto perché era certo che i test non fossero andati poi così male. L’inizio della stagione, insomma, è tutt’altro che promettente, oltre che per nulla in linea con le prestazioni cui Rea ci aveva abituati nel corso degli anni.
La situazione precipita, Rea: “Dobbiamo ripartire da zero”
Con Yamaha sperava di riconquistare il Mondiale, che non vede ormai dal 2020. Quell’anno lo vinse per la sesta volta in sella alla sua iconica Kawasaki ZX-10R e credeva che voltare pagina potesse aiutarlo a ritrovarsi. La stagione è appena iniziata, è vero, ma Rea è già parecchio distante da Razgatlioglu: il turco di punti ne ha 179, mentre il pluricampione ne ha collezionati appena 31 ed è 14esimo in classifica.
Da qui lo sfogo affidato a ‘GPOne.com’ in cui ha sottolineato che la sua fiducia al momento è bassa. Le sensazioni sulla moto non rappresentano la direzione che vuole prendere con la Yamaha. “Dobbiamo ripartire da zero, provando a non farci condizionare troppo dai risultati ottenuti fino ad ora”, ha ammesso il pilota che sottolinea le possibilità di miglioramento.
“È una me*** per me… Sto cominciando a risentirne a livello mentale – ha concluso il 37enne britannico – Cerco di essere positivo, ma sto facendo fatica. Parlo sempre della teoria della luce in fondo al tunnel, ma è davvero difficile vedere questa luce. La verità però è che lo sport è così”. Rea ha quindi evidenziato come tutto ciò di avrebbe bisogno è una buona giornata sulla moto o una svolta con il setup.