Marcell Jacobs esce allo scoperto e cancella ogni dubbio in vista di Parigi: annuncio importante, stupore tra i tifosi
L’Italia è tornata a correre veloce. Dopo tre anni di alti (pochi) e bassi (innumerevoli), Marcell Jacobs è tornato a mostrare il lato migliore di sé, quello di un campione che ha già fatto la storia ai Giochi olimpici, nel 2021 a Tokyo, e che ha tutte le carte in regola per poter puntare a un bis che avrebbe davvero del clamoroso in quel di Parigi. Reduce da un periodo d’oro, il fuoriclasse dell’atletica azzurra nelle ultime ore si è però lasciato andare a dichiarazioni incredibili: le sue parole hanno cancellato ogni dubbio, lasciando i tifosi a bocca aperta.
Chi pensava che Jacobs potesse essere uno sprinter in grado di accontentarsi, si sbagliava di grosso. Per quanto sia orgoglioso di quanto vinto nel corso della sua carriera, specialmente a Tokyo 2020, Marcell guarda sempre avanti: la vittoria più bella è quella che ancora deve arrivare.
Per questo motivo ha lavorato duramente per riuscire a conquistare la forma migliore in vista di Parigi, e i tempi degli ultimi giorni lo dimostrano: dopo il 10”02 che gli è valso l’oro agli Europei di Roma, al meeting di Turku ha fatto ancora meglio, fermando il cronometro dopo 9 secondi e 92. Un tempo che gli può permettere di sfidare, da pari a pari, i migliori del mondo. E tra questi oggi Marcello non riesce a non inserire anche un suo connazionale, potenziale nuovo astro nascente della velocità italiana: Chituru Ali.
Dalla Finlandia è arrivato un messaggio chiarissimo per il mondo dell’atletica italiana: di velocisti potenzialmente da medaglia non ne abbiamo più uno solo, bensì due. Ali è infatti cresciuto esponenzialmente, e dopo aver conquistato l’argento a Roma, ha bissato il suo secondo posto anche a Turku, ottenendo un 9”96 che lo rende il secondo italiano più veloce nella storia.
Un risultato clamoroso che ha sorpreso molti ma non Jacobs, tornato in grandissimo spolvero anche perché ha visto nel suo connazionale-rivale un grande stimolo: “Non mi sorprende, sono quasi più felice di lui per quanto sta facendo. Se lo merita, è diventato un punto di riferimento“.
Parole importanti da parte di Jacobs, che non nasconde la sua stima infinita nei confronti dell’atleta di origini nigeriane e ghanesi, un potenziale campione in grado, perché no, anche di prendere il suo posto come miglior sprinter italiano nei prossimi anni. Nel frattempo, la sua velocità può essere utile per raggiungere però un altro traguardo: confermare l’oro olimpico nella staffetta 4×100.
Uno come Ali non può infatti rimanere fuori dal quartetto. Almeno questo è il pensiero chiarissimo di Jacobs: “Se a Parigi vogliamo confermare l’oro olimpico, non potrà non trovare posto uno che fa 9”96. Non so chi dovrà lasciagli spazio, sarà compito del professor Di Mulo capirlo“. Il messaggio è chiaro: la staffetta ha bisogno di uno come Ali, a costo di ‘fare fuori’ chi ha portato in alto la nostra staffetta negli ultimi tre anni.
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