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Calcio

La Copa America ai raggi X – La filosofia olandese del Panama, al ritmo del “Coco” Carrasquilla

Il Panama arriva alla Copa America come una delle squadre con meno pretese delle 16 qualificate, ma al contempo con tanta voglia di stupire e poco da perdere. La notizia pessima delle ultime ore è l’assenza forzata del capitano Anibal Godoy dal torneo: si è infortunato alla coscia nel penultimo test che i suoi hanno perso contro il Paraguay. Quella buona è invece che oggi il Panama, per la crescita esponenziale che il movimento calcistico ha avuto in Patria, viene considerato come la terza forza assoluta della Concacaf.

Il tecnico Thomas Christiansen è una vecchia conoscenza del calcio inglese. E’ alla guida della nazionale panamense dal 2020 dopo periodi all’Union Saint-Gilloise in Belgio ed al Leeds United in Premier League, dove è stato licenziato dopo mezza stagione. Danese, in età adolescenziale si è trasferito in Spagna, paese che ha dato i natali a sua madre. Da calciatore era attaccante ed è arrivato ad essere convocato dal Barcellona di Johan Cruyff ed ha trovato soprattutto fortuna in Germania, dove è stato capocannoniere della Bundesliga con il Bochum, a 21 gol. E’ proprio a Cruyff che si ispira come filosofia di gioco per il suo Panama. E’ chiaro che per necessità sarà chiamato a difendersi per lunghi tratti contro squadre più forti sulla carta, ma la ricerca della sua squadra sarà sempre quella del dominio del gioco.

Le pretese non sono alte, si diceva: basti considerare che nel 2018 è stata proclamata festa nazionale per la prima qualificazione nella propria storia alla Coppa del Mondo in Russia e che questa rosa ha un solo giocatore che milita nei primi 5 campionati europei (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia o Francia, con Murillo che gioca al Marsiglia). Il Panama nel proprio girone contro Stati Uniti, la Bolivia e Uruguay parte sfavorita in tutte e tre le sfide. Proprio nell’ultima Concacaf Gold Cup però, il ct ha portato la squadra fino alla finale, poi persa con il Messico, eliminando nel percorso fino all’ultimo atto anche gli Stati Uniti in semifinale.

“Per le partite di Copa América , molto deve cambiare. Affronteremo Uruguay, Stati Uniti e Bolivia. Se saremo a questo livello, soffriremo molto“, ha detto l’allenatore in conferenza stampa dopo l’amichevole vinta 3 a 1 contro il Montserrat. Poi è arrivata un’altra amichevole, persa 1 a 0 contro il Paraguay, squadra che notoriamente sta basando le proprie fortune recenti su una serrata difesa e sul colpire in contropiede. Contro la squadra di Gareca, il Panama ha mantenuto il possesso del pallone a lungo, trovando però con difficoltà gli spazi per colpire. Sono arrivati tanti cross e pochi tiri (3 in totale, 1 nello specchio). Queste saranno le difficoltà da affrontare negli States, dove non ci saranno nomi di spicco sui quali puntare per risolvere i match e servirà dunque l’applicazione di tutta la squadra nel saper soffrire e colpire nel momento giusto.

Portieri: Luis Mejia (Nacional), Cesar Samudio (Marathon), Orlando Mosquera (Maccabi Tel Aviv).

Luis Manotas Mejia difenderà la porta della Nazionale di Christiansen. E’ uno dei giocatori con più esperienza a buon livello della squadra. Gioca al Nacional in Uruguay, ha vinto due campionati sempre in Uruguay ed ha collezionato già 53 apparizioni nella squadra maggiore. Alle sue spalle Orlando Mosquera, trentenne del Maccabi Tel Aviv e Cesar Samudio che milita invece al Marathon in Honduras.

Difensori: Eduardo Anderson (Saprissa), Jose Cordoba (Norwich City), Eric Davis (Kosice), Ivan Anderson (Fortaleza), Michael Amir Murillo (Marsiglia), Cesar Blackman (Slovan Bratislava), Edgardo Farina (Municipal), Roderick Miller (Turan Tovuz), Omar Valencia (NY Red Bulls).

Omar Valencia rappresenta uno dei migliori prospetti della squadra panamense: a 19 anni milita nella scuderia della Red Bull al New York Red Bulls nel campionato per giovani talenti della MLS, la MLS Next Pro. Il terzino destro Michael Murillo è l’unico della rosa ad aver attirato le attenzioni di un club di spicco in Europa. Gioca nel Marsiglia in Francia, ha gamba e folate offensive. In centro alla difesa, che a volte si schiera a 3 ed altre a 4, agiscono tipicamente Jose Cordoba, altro giocatore promettente che a 23 anni gioca in Championship al Norwich City, insieme a Roderick Miller del Turan Tovuz ed Edgardo Fariña del Municipal. Eduardo Anderson, alto difensore del Saprissa, è la prima alternativa ai tre sopracitati. Inamovibile a sinistra Eric Davies, che ha già 89 presenze in Nazionale e si adatta a giocare sia da terzino che da quinto a tutta fascia. Ivan Anderson del Fortaleza è l’alternativa a Murillo.

Centrocampisti: Adalberto Carrasquilla (Houston Dynamo), Cristian Martinez (Al Jandal), Jose Luis Rodriguez (Famalicao), Edgar Barcenas (Mazatlan), Jovani Welch (Academico Viseu), Freddy Gondola (Maccabi Bnei Reineh), Carlos Harvey (Minnesota), Adiel Ayarza (Cienciano), Cesar Yanis (San Carlos), Kahiser Lenis (Cerdoba Jaguars).

Adalberto Carrasquilla è la stella della squadra. Il ct Christiansen si è detto che cerca soprattutto il dominio del gioco con ampio possesso palla, beh El Coco è il direttore d’orchestra di questa squadra. 25 anni, si lascia guardare per il suo modo di abbinare la pregevole regia in mediana alla buona corsa. I compagni di reparto si affidano a lui nelle difficoltà, quando non sanno che fare con la sfera fra i piedi. Ha ammesso di aver fatto un provino con la Roma, di recente.

La 10 sulle spalle l’avrà però Adgar Barcenas, trentenne tascabile (è alto 175 cm) che abbina velocità e capacità di puntare l’uomo. Gioca in Messico al Mazatlan e Christiansen lo schiera sia da trequartista, quando opta per le due punte, sia da esterno sinistro nell’attacco a tre. E’ uno dei punti di riferimento della squadra, ha 85 presenze all’attivo, conditi da 8 gol. Il roster delle ali offensive è ben fornito. Cesar Yanis, dall’alto del suo metro e sessanta, è spesso difficile da marcare per gli avversari che punta. Poi ci sono Freddy Gondola, anch’egli veloce, ma con il limite di vedere davvero poco o nulla la porta.

Alle loro spalle cresce il ventiduenne Kahiser Lenis del Cerdoba Jaguars, ha solamente 4 presenze in Nazionale, nelle quali però è riuscito ad andare a segno già due volte. A fare la guardia a Carrasquilla è Jovani Welch, mediano poco incline alle folate offensive. Altre scelte a centrocampo sono quelle di Jose Luis Rodriguez del Famalicao e di Abdiel Ayarza del Cienciano.

Attaccanti: Ismael Diaz (Università Cattolica), Jose Fajardo (Università Cattolica), Eduardo Guerrero (Zorya Luhansk).

A proposito di Ali: Ismael Diaz è il riferimento in avanti per la sua capacità di colpire alle spalle della difesa avversaria, nonché per la capacità di giocare in ogni ruolo davanti. Per il ruolo di punta centrale, ci sarà Eduardo Guerrero dello Zorya Luhansk. E’ il giocatore che più fa sognare i tifosi locali, in Ucraina ha realizzato 9 gol quest’anno in campionato e ne ha fatti anche 3 in Europa League. Molte delle speranze di stupire del Panama passeranno da lui. Alle sue spalle Jose Fajardo, più esperto attaccante trentenne dell’Universidad Catolica, capocannoniere della rosa con le sue 11 reti in Nazionale. Avrà il suo spazio, è un giocatore più fisico di Diaz e Guerrero.

Rivediamo qui la lista di convocati:

Portieri: Luis Mejia (Nacional), Cesar Samudio (Marathon), Orlando Mosquera (Maccabi Tel Aviv).

Difensori: Eduardo Anderson (Saprissa), Jose Cordoba ( Norwich City ), Eric Davis (Kosice), Ivan Anderson (Fortaleza), Michael Amir Murillo (Marsiglia), Cesar Blackman (Slovan Bratislava), Edgardo Farina (Municipal), Roderick Miller ( Turan Tovuz), Omar Valencia (NY Red Bulls).

Centrocampisti: Anibal Godoy (Nashville), Adalberto Carrasquilla (Houston Dynamo), Cristian Martinez (Al Jandal), Jose Luis Rodriguez (Famalicao), Edgar Barcenas (Mazatlan), Jovani Welch (Academico Viseu), Freddy Gondola (Maccabi Bnei Reineh), Carlos Harvey (Minnesota), Adiel Ayarza (Cienciano), Cesar Yanis (San Carlos), Kahiser Lenis (Cerdoba Jaguars).

Attaccanti: Ismael Diaz (Università Cattolica), Jose Fajardo (Università Cattolica), Eduardo Guerrero (Zorya Luhansk).

Daniele Najjar

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