L’accusa pesantissima rischia di sconvolgere la Formula 1: la Polizia è già al lavoro per indagare sul caso e c’è di mezzo Lewis Hamilton
La Formula 1 non è fatta solo di monoposto pronte a superare il limite per arrivare ai primi posti in griglia e poi al traguardo, ma si basa su una precisa gerarchia di potere, politica e investimenti, un po’ come tutti gli sport ai massimi livelli.
Per questa ragione, di accuse, terremoti, stravolgimenti e ribaltoni ai vertici di certo non ne sono mancati negli ultimi decenni e l’ultimo, anche se riguarda il mercato piloti, è avvenuto qualche mese fa.
La Mercedes, infatti, naviga in acque un po’ turbolente e stavolta a causa dei rapporti con Lewis Hamilton. Il pilota inglese arriverà in Ferrari nella prossima stagione, un trasferimento che ha scatenato un polverone mediatico negli ultimi mesi, ha diviso i tifosi della Rossa ed è destinato ad animare il dibattito anche nelle prossime settimane.
Intanto, il sette volte campione iridato è solo ottavo nella classifica piloti del Mondiale in corso, con solo 42 punti messi in cascina. Sono numeri allarmanti che hanno richiamato l’attenzione mediatica sulla scuderia tedesca, con sede del Regno Unito. E ora sta anche indagando la Polizia su un caso scoppiato recentemente
A far scoppiare un vero e proprio terremoto in Formula 1 è stata una mail anonima, arrivata a una lista di rappresentanti della F1 e dei media. Nella mail si parla di un sabotaggio sistematico della Mercedes sulla monoposto e le strategie in gara di Lewis Hamilton.
I termini usati nel testo parlano di azioni subdole da parte del team che potrebbero addirittura “mettere a repentaglio la vita del pilota inglese”. Il messaggio, ovviamente inoltrato in forma anonima, sarebbe stato inviato da un componente del team, il che renderebbe l’accusa ancora più grave.
Toto Wolff si è affrettato a smentire, ribadendo a chiare lettere che non c’è nulla di vero. A ridosso del Gran Premio di Spagna, ha dichiarato: “Non è di un membro della squadra. Quando riceviamo questo tipo di e-mail, e ne riceviamo a tonnellate, è sconvolgente, soprattutto quando c’è qualcuno che parla di morte e di tutte queste cose”.
E ha aggiunto un particolare importante sulla vicenda che potrebbe avere ulteriori sviluppi: “La polizia sta indagando. Stiamo facendo ricerche sull’indirizzo IP. Stiamo facendo ricerche sul telefono. Tutto questo perché gli abusi online di questo tipo devono finire”.
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