L’autorevole voce di uno dei dirigenti più vincenti nella storia del Circus fa emozionare i tifosi: c’è la rivelazione su Schumacher
Parli di Michael Schumacher – dello Schumi pilota, quello capace di far innamorare tutto il popolo ferrarista grazie all’incredibile epopea dei 5 mondiali vinti consecutivamente dal 2000 al 2004 – e subito torna alla mente anche lui: Jean Todt. L’uomo con cui il fuoriclasse tedesco ha costruito uno dei binomi più vincenti dell’intera storia della Formula 1. Il dirigente che, dopo ogni trionfo del pilota in rosso, lo guardava adorante da sotto il palco.
L’ex Team Principal della scuderia di Maranello, oggi Presidente della FIA, è stato intercettato ai microfoni di Sport Bild. Il 78enne francese, interpellato in merito alle prospettive di carriera del figlio di Michael, quel Mick uscito dal giro della Formula 1 nel 2023, ha parlato a cuore aperto della difficoltà del 25enne figlio d’arte nel portare un cognome così pesante sulle spalle.
Lungi dall’essere un vantaggio, sostiene Todt, essere costantemente associato alla figura leggendaria del padre avrebbe tolto tranquillità, soprattutto ad inizio carriera, al giovane Mick. Che tuttavia, sostiene Todt, ha tutte le carte in regola per prendersi le sue rivincite tornando protagonista nel Circus.
Todt tira la volata a Mick Schumacher: “Vi dico quanto vale”
“La pressione alla quale è stato sottoposto Mick è stata ingiusta. E io so, essendo stato anche io team principal, che le prestazioni di un pilota ne risentono immediatamente se questo non si sente a suo agio”, ha esordito Todt.
“Non so se Mick sia uno dei migliori piloti in circolazione, ma è più forte di metà dei piloti di Formula 1. Forse il suo più grande difetto è quello di essere troppo gentile. In Formula 1 bisogna tirare fuori i gomiti“, ha concluso una delle figure più care all’intera famiglia dello sfortunato fuoriclasse.
Dal canto suo Mick, che ha ovviamente accolto positivamente le sperticate lodi del dirigente transalpino, ha ostentato grande fiducia nei suoi mezzi quando, nel corso di una chiacchierata con i giornalisti di ”The Indipendent’, ha parlato delle sue prospettive di carriera evidenziando come di lui ci siano ancora cose che non si sono viste, soprattutto dal punto di vista della guida. C’è ancora molto da mostrare, confermando la sua grande fame.
L’ex pilota Haas e attuale collaudatore, nonché terzo pilota, di Mercedes ha quindi dichiarato di doversi solo mettere in mostra in WEC: “Poi la gente saprà cosa otterrà ingaggiandomi. Io spero di poter dimostrare a tutti che hanno preso la decisione sbagliata a non tenermi in Formula 1”.