Caso Doping alle Olimpiadi di Parigi: che cosa sta succedendo

Nasce un vero e proprio caso alle Olimpiadi di Parigi, che cosa sta succedendo? Gli ultimi aggiornamenti 

Manca sempre poco al 26 luglio. Poco più di un mese e inizierà la 33ma edizione delle Olimpiadi che si svolgeranno in quel di Parigi. Nella capitale francese, però, in queste ultime ore non si sta parlando d’altro se di un vero e proprio polverone riguardante un vecchio caso legato al doping. La notizia in questione riguarda uno dei Paesi che, ogni quattro anni, fa spesso “bottino pieno” di medaglie.

Caos doping alle Olimpiadi
Caos ‘Doping’ alle Olimpiadi – Sportitalia.it (Foto LaPresse)

Stiamo parlando della Cina. Gli ultimi aggiornamenti che arrivano dal paese asiatico, però, stanno facendo decisamente molto rumore. Secondo quanto riportato il paese asiatico è pronta ad inviare alle Olimpiadi ben undici nuotatori implicati tre anni fa in uno scandalo doping. 

In queste ultime ore la Cina è sommersa da critiche e pesanti accuse. Una scelta che sicuramente farà molto discutere in vista dell’inizio dei giochi. Tra questi undici atleti spuntano anche i nomi di Zhang Yufei, Wang Shun, Qin Haiyang (detentore del record mondiale dei 200 rana) e Yu Yiting. Tutti e 11 gli atleti in questione hanno fatto parte anche della spedizione olimpica in quel di Tokyo.

Olimpiadi Parigi, primo scandalo doping: la Cina nel mirino

Poco prima dell’inizio della manifestazione nipponica, però, risultarono positivi alla trimetazidinia (la Tmz). Di che cosa stiamo parlando? Di un farmaco per il cuore che tende a migliorare le prestazioni sportive. Nessuno di loro, però, venne sanzionato visto che l’Agenzia mondiale antidoping (la Wada) aveva accettato la tesi presentata da parte delle autorità cinesi. Questi ultimi avevano rivelato che i test risultati appunto positivi, erano stati causati da una contaminazione alimentare.

Cina, citati 11 atleti in caso Doping
Scandalo doping Olimpiadi Parigi, 11 nuotatori cinesi nel mirino – Sportitalia.it 

Una rivelazione che, però, non ha convinto in molti. Una vicenda nata solamente pochi mesi fa, precisamente nel mese di aprile, quando il quotidiano americano “New York Times” e l’emittente televisiva tedesca “Ard” decisero di pubblicare gli articoli in proposito. Tanto è vero che alzarono un polverone, non indifferente, contro la stessa Wada. Soprattutto da parte degli USA che come naturale conseguenza hanno fatto levare un coro di critiche a riguardo.

In particolar modo da parte di Travis Tygart che ha definito il tutto come un “potenziale insabbiamento“. Accuse che, tra l’altro, sia la Wada che la stessa Cina hanno negato in più di una occasione. Nonostante questo, però, l’Agenzia mondiale ha preso una importante decisione: ovvero quella di inviare un team di verifica della conformità per valutare lo “stato attuale del programma antidoping del paese“. In merito a ciò Pechino ha precisato che è pronta a collaborare e fornire il proprio aiuto.

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