Due degli idoli assoluti dei tifosi azzurri sono accomunati nel discorso delle esultanze: c’è la sentenza che sorprende i tifosi
Sembra che provengano da due pianeti del tutto differenti. Sembra che discendano da epoche diverse, e che qualcuno li abbia poi catapultati nel XXI secolo con una missione ben precisa: vincere. E scrivere la storia dello sport italiano. Ecco cosa hanno in comune Jannik Sinner – primo italiano della storia a diventare numero uno del tennis mondiale – e Gianmarco Tamberi, campione olimpico nonché bicampione del mondo nella specialità del salto in alto.
Se tenessimo per un momento fuori dal discorso il talento però, concentrandoci solo sui lati caratteriali di due ragazzi divisi da ben 10 anni d’età, riscontreremmo delle differenze che più marcate non potrebbero essere. Timido, riservato, quasi allergico alle luci dei riflettori il tennista. Estroverso, alle volte eccessivo, trascinante nelle sue esultanze folli, il secondo.
Due facce opposte di due campioni che, nei rispettivi àmbiti, stanno scrivendo – anzi, già lo hanno fatto – la storia dello sport italiano. Approfittando del recente ultimo trionfo dell’altista di Civitanova Marche agli Europei di Roma, si è molto discusso della sua personalità. Del suo modo di coinvolgere se stesso e il pubblico per celebrare un trionfo.
Tamberi, subito dopo aver avuto la certezza di aver conquistato la medaglia d’oro nella kermesse continentale, si è strappato la maglietta correndo verso la tribuna ad abbracciare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tanto per dirne una. Non esattamente lo stesso modo di esultate di Sinner, che dopo la vittoria agli Australian Open si è chiuso nella sua stanza d’albergo a guardare un film.
“Bisogna apprezzare entrambi”: arriva l’annuncio su Sinner e Tamberi
Già noto al grande pubblico per essere uno degli esperti ed opinionisti più apprezzati del mondo Ferrari e in generale dell’universo della Formula 1, il giornalista e scrittore italiano Leo Turrini ha parlato della diversità dei due campioni azzurri nel corso di un suo intervento alla trasmissione ‘Tutti Convocati’.
“Lo show di Tamberi agli Europei di atletica? Ogni personaggio ha il suo carattere e la diversità è un valore: bisogna apprezzare sia la compostezza di Sinner, sia gli sketch di Gimbo“, ha sentenziato il 64enne nativo di Sassuolo.
Il dibattito, ad ogni modo, resta aperto. Volendo fare un paragone con personaggi simili- nelle rispettive qualità caratteriali – del passato, Tamberi è stato spesso paragonato a Valentino Rossi, con cui condivide appunto la fantasia nella celebrazione delle vittorie. Si fatica un po’ invece a trovare un precursore di Jannik Sinner, indubbiamente portatore di una personalità talmente sui generis da essere, a conti fatti, abbastanza isolata nella storia dello sport italiano.