Marc Marquez, annunciato ufficialmente come pilota Ducati Factory per il 2025, è sulla bocca di tutti: c’è il clamoroso annuncio
5 giugno 2024. Una data spartiacque per il mondo della MotoGP. Un po’ come il 1 febbraio dello stesso anno, quando – relativamente al mondo delle quattro ruote – Ferrari annunciò l’arrivo del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton nella scuderia di Maranello.
Pochi giorni fa invece, dando seguito al comunicato col quale Aprilia annunciava l’arrivo di Jorge Martìn nella casa di Noale a partire dalla prossima stagione, ad esser coinvolto in un passaggio clamoroso è stato uno che di campionati mondiali ne ha vinti otto. E chissà quanti sarebbero potuti essere se quella maledetta caduta a Jerez, nella gara inaugurale del 2020, non gli avesse fatto passare un inferno durato almeno 3 anni. Con tanto di successiva diagnosi, tanto per non farsi mancare nulla, di una fastidiosa quanto invalidante diplopia.
Campioni però si nasce, non si diventa. E allora Marc Marquez, interrotto il suo più che decennale connubio con Honda, ha deciso di provare la sfida Ducati. Montando in sella ad una Desmosedici non certo di ultima evoluzione. Le straordinarie performances del Cabroncito non sono però certamente passate inosservate, convincendo alfine i vertici della casa di Borgo Panigale ad affidargli una moto ufficiale nel 2025.
Marquez, com’è noto, affiancherà dunque Pecco Bagnaia in Lenovo, dopo aver vinto la concorrenza dell’attuale leader del mondiale Jorge Martìn e di Enea Bastianini, che già prima di metà stagione ha saputo di non far parte dei programmi Ducati per il 2025. La decisione di Claudio Domenicali, Gigi Dall’Igna e Davide Tardozzi non ha lasciato indifferente il paddock.
Dopo le frecciatine di ex piloti, quanto meno a livello di MotoGP, come Alex Crivillé e Jorge Lorenzo, stavolta è stato il turno di Carlo Pernat, storico personaggio del mondo delle due ruote nonché agente del riminese attuale compagno di team di Pecco Bagnaia, parlare della sofferta decisione partorita a Borgo Panigale.
“Ognuno ha il diritto di fare quello che vuole all’interno di una casa, ovviamente, dato che ci sono strategie che magari non conosciamo. È stata però sconfessata la politica dei giovani portata avanti dal post Dovizioso in poi. Un qualcosa che finora aveva decisamente portato risultati. Di colpo la strategia è cambiata”, ha esordito l’agente ai microfoni di ‘Motosprint’.
Pernat ha quindi concluso maliziosamente affermando che la Ducati ha lasciato andare via due piloti di 26 e 27 anni per prenderne uno di 31, che però si chiama Marc Marquez. “Io non lo avrei fatto. Si punta ora ad avere due big insieme, ci può stare“, ha quindi chiosato.
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