Il pilota della Ferrari racconta degli attimi concitati in cui ha rischiato grosso, le sue parole fanno commuovere i fan del Cavallino
Si sottopongono a sessioni di allenamento ai limiti dell’essere umano. Sfrecciano ad oltre 300 km/h tra i muri di circuiti cittadini facendo a sportellate come nessun comune mortale immaginerebbe di fare. Trascorrono i weekend sul filo del rasoio rischiando la loro incolumità e, spesso, anche la vita. Sono i piloti della Formula 1, veri e propri idoli per chi ama le quattro ruote e l’alta velocità.
Molte volte, però, ci si dimentica che i piloti di F1 non sono dei supereroi bensì degli uomini in carne ed ossa che, proprio come tutti noi, sono costretti a fare i conti con le vicissitudini della vita. E tali situazioni, spesso, possono essere molto più rischiose dello spingere a tutta velocità in una macchina da corsa. Lo sa bene il ferrarista Carlos Sainz, il quale, recentemente, si è trovato in una complicata situazione che gli sarebbe potuta costare caro.
Sainz, l’operazione all’appendicite e l’avviso dei dottori: il racconto
Il fatto in questione risale al primo weekend di marzo, quando la Formula 1 è stata protagonista a Jeddah per il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Nell’occasione, Sainz disputò le due sessioni di Prove Libere per poi alzare bandiera bianca. Il motivo? Lo spagnolo venne colpito da un violento attacco di appendicite.
“Sono state le più dure della mia carriera, su un circuito molto fisico con curve velocissime, non ho mangiato, non avevo energie, ho sudato più del dovuto, ho sofferto molto. Sabato mattina ho pensato che non fosse un virus, una volta in ospedale mi è stato detto che avevo l’appendicite”, ha raccontato il numero 55 madrileno al podcast di ‘Nude Project’.
E dire che il buon Carlos non aveva nemmeno intenzione di fare un passo indietro visto che come rivelato si sarebbe voluto operare dopo la gara. Ma, ovviamente, le cose andarono in maniera diversa. “Mi è stato detto che correvo il rischio che mi accadesse qualcosa di molto pericoloso e che potevo anche morire se mi fosse successo qualcosa di veramente grave“, ha spiegato lo spagnolo.
Come noto, Sainz poi venne sostituito dal giovane Oliver Bearman, che al debutto in Arabia fece registrare i suoi primi punti iridati. Carlos, invece, tornò protagonista in Australia e lo fece in modo straordinario: ovvero vincendo la gara, a pochi giorni di distanza dall’operazione. E qui sì, possiamo tranquillamente parlare di supereroi…