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La Copa America ai raggi X – La depressione del Perù, aggrappato alle cure di Nonno Fossati

Lo scorso 21 maggio, nel momento in cui il ct del Peru Jorge Fossati colloquiava con la nostra redazione per progettare una intervista, ci presentava una squadra con la quale aveva lavorato, in termini di preparazione in campo ed allenamenti, circa 10 giorni. “Gli abbiamo mandato dei video e li siamo andati a trovare nei club” – ci spiegava. Oggi che ha completato altre due amichevoli, anziché 10 i giorni effettivi di lavoro saranno diventati “addirittura” una ventina o poco più. Questo tipo di premessa è doveroso farla, prima di parlare di aspettative e di costruzione di una squadra da presentare pronta per una manifestazione come la Copa America: un conto è avere poco tempo per mettere tutto a punto, un altro è non averne proprio.

Nell’ultimo torneo cui ha partecipato, questa Nazionale era saldamente in mano a Ricardo Gareca. Il suo addio ha lasciato una voragine. Dentro ai cuori dei tifosi peruviani, che hanno perso il condottiero che li aveva riportati in una finale della Copa America nel 2021 e a disputare l’ultimo Mondiale (con tanto di vittoria per 2 a 0 in un match dei gironi contro l’Australia) in Qatar. Ma anche e soprattutto un vuoto lo ha lasciato a livello di gestione e rinnovamento, perché il dopo-Gareca gestito da Reynoso è stato traumatico: in appena 14 partite è riuscito a farsi esonerare lasciando il Perù ad un triste ultimo posto nelle qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo. Tornando a Gareca poi, 7 anni di amore puro sono terminati per la scelta di ripartire dal Cile ed il destino ha voluto che l’esordio negli Stati Uniti vedranno affrontarsi proprio passato e presente in Peru-Cile, match d’esordio. Con quali aspettative da parte del Peru?

Si respira un’aria di incertezza e quasi di “depressione”. Fossati sembra l’uomo giusto per questo tipo di situazione: il suo carisma e la sua tranquillità comunicativa hanno già fatto molto per ripotare quantomeno entusiasmo nell’ambiente. Il “Nonno“, lo chiamano (con tanto di pupazzetti celebrativi) per i suoi 71 anni, predica calma ed il suo percorso di ricomposizione di un gruppo sfaldato è passato dal vincere 3 delle prime 4 uscite (pareggiando la quarta), giocate però contro avversari non di primissimo livello: Nicaragua (2 a 0), Repubblica Dominicana (4 a 1), Paraguay (0 a 0) e San Salvador (1 a 0). Fossati ha appena vinto il campionato locale con l’Universitario e sa bene quanto siano importanti le vittorie per risolvere i problemi.

Certo, il livello della squadra non promette le grandi cose viste nel recente passato. L’età media è quella più alta di tutta la Copa America: 29,1 anni (il secondo è il Cile a 28,8, mentre le più verdi sono Costa Rica e Stati Uniti con 24,7 e 25,2). Ciò non significa che manchi il talento che lo stesso Fossati sta provando ad inserire. Piero Quispe su tutti, che ancora appare però davvero ancora molto leggero per permettere alla sua tecnica di esaltarsi a questo livello.

Non bastasse questo, si è aggiunto il caso-Tapia: il capitano è fuori. La causa? Il rifiuto di viaggiare con la squadra in vista del torneo, a causa di alcune incomprensioni con la Federazioni, rea di non avergli trovato una assicurazione contro gli infortuni. Troppo per Fossati, che lo ha lasciato a casa senza pensarci troppo.

In questo dato relativo all’età, pesa chiaramente la chiamata dell’eterno Paolo Guerrero. Nonostante fra infortuni e condizione fisica non trovi molto spazio nell’Universidad Cesar Vallejo, Guerrero è stato comunque convocato da Fossati e potrà così puntare anche a rompere una serie di record personali. Con la sua sola presenza in panchina per esempio, diverrà il giocatore con più edizioni della Copa disputate, ben 6. Potrebbe poi diventare il peruviano con più presenze nella manifestazione qualora passasse dalle attuali 25 a 28. Soprattutto però Guerrero è a sole 3 reti dal diventare il miglior goleador di sempre della competizione.

Vediamo ora ruolo per ruolo, i giocatori chiamati dal ct.

Portieri: Pedro Gallese (Orlando City),  Carlos Caceda (Melgar),  Diego Romero (Universitario)

Pedro Gallese è uno degli eroi del Peru di Gareca, che supera i gironi della Copa America ininterrottamente del 1995. Per dire: agli storici Mondiali in Russia, El Pulpo ha subito appena 2 gol in 3 partite contro Danimarca, Francia e Australia. A 34 anni Gallese, oggi in MLS, è una delle speranze più vive dei tifosi. Alle sue spalle scalpita il giovane Diego Romero, che Fossati conosce bene avendo vinto con lui la Liga peruviana nel 2023 con l’Universitario, seppur da secondo portiere: deve ancora esordire nella prima squadra peruviana, ma intanto si regala a 22 anni la Copa America. Carlos Caceda completa il reparto garantendo esperienza in caso di assenza del totem Gallese: 32 enne, è nel giro della Nazionale da molti anni, pur non avendo mai avuto la reale chance di giocare titolare.

Difensori: Oliver Sonne (Silkeborg), Luis Advincula (Boca Juniors), Luis Abram (Atlanta United), Carlos Zambrano (Alianza Lima), Miguel Araujo (Portland Timbers), Alexander Callens (AEK Athens), Aldo Corzo (Universitario), Marcos Lopez (Feyenoord), Anderson Santamaria (Santos Laguna).

Percorso singolare quello di Oliver Sonne. Nato e cresciuto in Danimarca, ha scelto il Paese d’origine del padre ed è uno dei talenti (di 23 anni) più interessanti della squadra. Fuori dal campo poi è anche modello ed è il nipote di un attore divenuto celebre per la parte di Daryl Dixon recitata in The Walking Dead. A Fossati gli aneddoti del set non interessano ed è stato lui a farlo esordire nel Bicolor a destra. Su quella fascia dovrà vedersela con uno dei punti fermi: Luis Advincula, ottavo di sempre per presenze e che sa come si vince, per la sua lunga esperienza al Boca Juniors: forza fisica e corsa le sue armi da sempre. Luis Abram entra nelle rotazioni per i tre posti dietro nel 3-5-2 preferito da Fossati: El Leon Zambrano, a 34 anni dovrebbe guidare il reparto, insieme a Miguel Araujo, altro elemento proveniente dalla MLS che è padrone del posto da braccetto a destra. Alexander Callens ha sfiorato il titolo con Almeyda in Grecia: il Pelado gli ha regalato una seconda giovinezza dandogli fiducia e spazio e potrebbe avere le sue chance, anche se non dall’inizio. Aldo Corzo paga il cambio modulo: Fossati non lo vede come esterno a tutta fascia e preferisce utilizzarlo nella veste di braccetto: parte svantaggiato rispetto ad Araujo. Affermatosi al Feyenoord nella sua prima annata europea, per poi perdere posti nelle gerarchie nel club, Marcos Lopez è certo del posto a sinistra per la sua capacità di spinta, anche se con qualche lacuna nella fase difensiva. Il duttile Anderson Santamaria completa il reparto: sa fare all’occorrenza il centrocampista centrale, sarà un rincalzo dei 3 centrali.

Centrocampisti: Christian Cueva (svincolato), Piero Quispe (UNAM), Wilder Cartagena (Orlando City), Sergio Pena (Malmo), Jesus Castillo (Gil Vicente).

Il numero 10 della squadra è anche quello che più ha fatto discutere tifosi e critica: Christian Cueva, detto Aladino, calciatore di lunga esperienza, ma fermo da ogni attività sportiva da più di otto mesi. L’ultima sua presenza infatti risale ad ottobre 2023, poi il trasferimento in Arabia Saudita ed una serie di stop per infortunio: ora è svincolato. E pur non avendolo mai schierato, Fossati non solo lo ha chiamato, ma lo ha poi confermato dopo due panchine nelle amichevoli pre-Copa. Insomma, fiducia cieca in quello che è da considerare il giocatore con più tecnica della squadra, quando sta bene: il problema è proprio legato alla sua tenuta fisica.

In mediana c’è anche il talento più scintillante, ma che ancora deve sbocciare, ovvero Piero Quispe. 168 centimetri per 65 kg di pura fantasia. Dal suo approdo al Pumas UNAM in Messico ha mostrato la sua luce a sprazzi: il colpo non gli manca, paga però ancora molto in termini di fisicità, come ha dimostrato anche l’amichevole contro i rocciosi centrocampisti del Paraguay. Wilder Cartagena nel 3-5-2 di Fossati occuperà da titolare indiscusso la posizione davanti alla difesa. Jesús Castillo sarà la prima alternativa del ruolo, giocatore più fresco, ma meno esperto. A loro due il compito di sostituire Renato Tapia, incredibilmente escluso dopo il suo rifiuto di aggregarsi alla squadra per una questione legata alla mancanza di una assicurazione contro gli infortuni. Il Capitano in forza al Celta Vigo insomma è fuori. Sergio Peña troverà ampio spazio a centrocampo: la sua corsa è ritenuta essenziale dall’allenatore, a dispetto del fatto che non faccia entusiasmare i propri tifosi con le sue giocate.

Attaccanti: Gianluca Lapadula (Cagliari), Edison Flores (Universitario), Andre Carrillo (Al-Qadsiah), Paolo Guerrero (Università Cesar Vallejo), Franco Zanelatto (Alianza Lima), Jose Rivera (Universitario), Andy Polo (Universitario), Joao Grimaldo (Sporting Cristal), Bryan Reyna (Belgrano).

Nel Perù dei “vecchietti” Gianluca Lapadula ha ancora una grande importanza. Il suo ruolo nei due davanti non è in discussione nonostante i 34 anni si stiano cominciando a far sentire. E’ uno dei giocatori di maggior esperienza del gruppo, nella Copa America 2021 fu il capocannoniere dell’edizione con 4 reti, in stagione con il Cagliari non ha lasciato molti graffi, ma qualcuno sì, come quel gol a chiudere la sfida salvezza contro il Sassuolo a fine stagione, tanto per arrivare carico all’appuntamento con il Bicolor. Edison Flores è il nome poco reclamizzato, ma che verrà tenuto in stretta considerazione da Fossati. Più mobile di Lapadula, gli girerà intorno e lo stesso Fossati lo faceva giocare nello stesso ruolo lo scorso anno nel 3-5-2 con cui ha vinto il campionato con l’Universitario. A proposito di gente esperta: André Carrillo, La Culebra, è alla sua quinta partecipazione ad una Copa America. 100 presenze in Nazionale e tante partite internazionali anche in Europa con il Benfica, nasce attaccante, ma Fossati lo ha reinventato regista. Lui si è messo a disposizione ed ora diventa un vero jolly dalla mediana in su, che però sarà più facile vedere a partita in corso.

Perché portare il quarantenne Paolo Guerrero? In una squadra che non può contare su grandi singoli davvero pronti a scalzare i più esperti, chissà che la sua vena del gol non possa risultare decisiva quando meno ce la si aspetti, magari in un match tirato come quello visto contro il Paraguay qualche giorno fa e come ce ne potrebbero essere anche a partire dal via alle contese. Andy Polo è un altro attaccante prestato alla corsa: Fossati ha parlato molto del sacrificio che chiederà a tutti per fare l’impresa e sa bene, avendolo utilizzato lì la scorsa stagione all’Universitario, cosa gli possa dare l’ex meteora dell’Inter Andy Polo a tutta fascia, a destra. E’ uno degli uomini chiave di questa squadra. Fra i fedelissimi del blocco-Universitario, c’è anche El Tunche Jose Rivera, altro attaccante piccolo, duttile e mobile, ma con scarsa vena realizzativa, che partirà dalla panchina. Bryan Reyna al Belgrano fa della corsa sulla sinistra il suo punto di forza, Fossati invece lo adatterà come seconda punta: in avanti, forse pensando anche a quanto potrà servire in fase di contrattacco, vuole gente con gamba e lui ne ha. Joao Grimaldo risulta attaccante, ma il Profe ha ricucito anche nel suo caso un ruolo differente, considerando anche la giovane età: il ventunenne dello Sporting Cristal sarà il primo vice-play in mediana. Franco Zanelatto chiude la sfilza di delanteros capaci di ricoprire diversi ruolo. Nell’Alianza Lima agisce in prevalenza come quinto o come ala offensiva, qui è probabile che ricopra il ruolo di rincalzo per Edison Flores fra i due davanti.

Di seguito la lista completa dei convocati di Fossati:

Portieri: Pedro Gallese (Orlando City),  Carlos Caceda (Melgar),  Diego Romero (Universitario)

Difensori: Oliver Sonne (Silkeborg), Luis Advincula (Boca Juniors), Luis Abram (Atlanta United), Carlos Zambrano (Alianza Lima), Miguel Araujo (Portland Timbers), Alexander Callens (AEK Athens), Aldo Corzo (Universitario), Marcos Lopez (Feyenoord), Anderson Santamaria (Santos Laguna).

Centrocampisti: Christian Cueva (svincolato), Piero Quispe (UNAM), Wilder Cartagena (Orlando City), Sergio Pena (Malmo), Jesus Castillo (Gil Vicente).

Attaccanti: Gianluca Lapadula (Cagliari), Edison Flores (Universitario), Andre Carrillo (Al-Qadsiah), Paolo Guerrero (Università Cesar Vallejo), Franco Zanelatto (Alianza Lima), Jose Rivera (Universitario), Andy Polo (Universitario), Joao Grimaldo (Sporting Cristal), Bryan Reyna (Belgrano).

 

Daniele Najjar

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