Italia, giovedì c’è la Spagna. Spalletti può cambiare, ma serve la giusta mentalità

L’Italia è partita bene, ma il primo obiettivo non è ancora stato raggiunto. Dopo la vittoria con brivido iniziale sull’Albania, la formazione di Luciano Spalletti è attesa giovedì dal big match contro la Spagna, che nella prima giornata ha nettamente battuto la Croazia. Sarà una sfida significativa e diametralmente opposta rispetto a quella giocata sabato, e per questo motivo non bisognerà lasciare nulla al caso, non bisognerà rilassarsi o pensare che la qualificazione agli ottavi di finale sia lì a un passo. In un torneo come questo, oltre alle qualità tecnico-tattiche, importante rilevanza è data dalla mentalità, da un carattere che deve essere camaleontico perché plasmato in poco tempo e a seconda dell’avversaria.

Luciano Spalletti potrebbe cambiare qualcosa, dubbi sulla difesa con Gianluca Mancini che insidia Riccardo Calafiori e a centrocampo potrebbe vedersi Bryan Cristante: l’ex Napoli vuole solidità, ma a prescindere da chi scenderà in campo servirà la giusta solidità, sia difensiva sia a livello di carattere.

La nazionale azzurra lo sa bene e il collettivo è capace di soffrire e leggere le diverse situazioni di gioco: servirà lo stesso approccio di sabato ma sicuramente più attenzione, perché – con tutto il rispetto possibile – la Spagna non è l’Albania e di sicuro non concedere quel possesso palla visto a Dortmund. L’abilità degli azzurri dovrà essere proprio questa: cambiare a opera in corso, adattarsi anche agli avversari per provare poi a scardinare la difesa avversaria. Serve una vittoria, una vittoria di sostanza per acquisire ulteriore consapevolezza.

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