Gli addii, per quanto a volte dolorosi, possono rappresentare un’opportunità. Sarà pure una frase fatta, ma è una grande verità. Come quando finisce una storia d’amore. Dietro c’è una nuova partenza, c’è il cambiamento e chi non cambia perde. Inutile piangersi addosso, bisogna reagire e la reazione nel mercato è fondamentale. Non basta un piano, ne servono almeno tre e tutti sullo stesso livello. Ecco Conte voglio immaginarmelo così. E’ qui che deve uscire il fuoriclasse. Provare a convincere chi non vuole rimanere, anche se sei Conte, è disperdere energia. L’energia se incanalata bene è l’arma più potente del globo. E allora, come detto, lo immagino sotto l’ombrellone nel suo posto magico in Salento a pensare ai piani A, B e C. “Prendimi Chiesa”, ecco fossi Conte è la prima cosa che direi a Manna. Perché Kvara è fortissimo e nel suo ruolo è tra i migliori, ma anche Chiesa è fortissimo e anche Chiesa nel suo ruolo è tra i migliori e può giocare sia a sinistra che a destra. In sintesi si può fare calcio anche senza Kvara e Di Lorenzo. Le alternative esistono e molte volte possono essere più “belle” dell’originale. E’ sempre stata un’alternativa, Alvaro Morata, tranne per la Spagna attuale di cui è il centravanti titolare. Non ha mai rubato l’occhio, ma è un attaccante che in Italia potrebbe far comodo a tutti, anche al Napoli di Conte. Questa sembra essere davvero la volta buona per farlo tornare dopo le sirene dell’anno scorso. Fossi la Roma, ad esempio, lo prenderei di corsa. La batteria dei centravanti va rivoluzionata e lo spagnolo sembra perfetto per il gioco di De Rossi e soprattutto non sarebbe un passo indietro rispetto a Lukaku che i suoi 21 gol totali li ha segnati ma che poteva fare molto di più. Con Dybala e un altro esterno all’altezza, anche in questo caso Chiesa sarebbe perfetto, formerebbe un tridente da urlo. Difficile se non impossibile prendere entrambi, lo so, ma un po’ di fantacalcio non guasta.