Bologna, Italiano: “Anno importante, vogliamo confermarci. Su Champions e Calafiori…”

Tempo di presentazioni in casa Bologna: questa mattina, dalla sala stampa dello stadio “Dall’Ara”, la società rossoblù ha presentato ufficialmente il nuovo allenatore, Vincenzo Italiano. Queste le sue parole: “Sono molto emozionato, avere questa grande opportunità di intraprendere questo cammino è bello. Ringrazio il presidente e i direttori. Ci aspetta un anno importante: dobbiamo confermarci, avremo da giocare la Champions dove vogliamo ben figurare. Arrivo con grande entusiasmo e ci sono tutti i presupposti per lavorare bene”.

A Bologna è stato fatto un lavoro straordinario puntando su giocatori non affermati. Si aspetta una strategia di questo tipo?
“I calciatori che lo scorso anno erano partiti sotto le attese si sono rivelati all’altezza della situazione. Questa squadra ha avuto una crescita importante e molti di questi sono arrivati anche all’Europeo. Ancora non abbiamo approfondito il futuro di alcune pedine”.

Quanto sente di avvicinarsi al Bologna di Motta?
“C’è somiglianza, ad esempio l’ampiezza del gioco in avanti, i centrocampista coinvolti e la punta centrale che deve far giocare bene la squadra”.

Quali obiettivi le ha chiesto la società?
“Confermarsi, facendo bene in campionato e ben figurando in Champions. Sono certo che verremo fuori da ogni partita a testa alta. 

Lei è partito dal basso per arrivare in alto, cosa risponde a chi giudica la carriera di un allenatore per aver perso tre finali?
“Spesso ci si dimentica come si arriva in finale, il percorso che ha portato alle finali con la Fiorentina ha un valore. Me lo ha ricordato anche un grande allenatore come Gasperini, nell’ultima giornata di campionato”.

Cosa si aspetta dagli esterni d’attacco?
“Devono essere efficaci, Orsolini ha dimostrato di saper fare la differenza, Karlsson e Ndoye hanno le caratteristiche giuste”.

Cosa l’ha convinta a scegliere Bologna?
“Dopo aver superato la semifinale di Conference mi sono concentrato sulla finale, nei giorni successivi ho avuto modo di continuare a parlare con i direttori e non c’è stato nessun problema. Il mio staff? Siamo insieme da tanti anni e adesso vedremo come integrare con alcune figure. Vogliamo fare bene”.

Qual è la curiosità principale del suo arrivo a Bologna?
“Ogni professionista sa dove va a lavorare e capire gli umori della gente. Qui a Bologna so che la gente vuole vedere una squadra che ha il pallino del gioco, poi voglio conoscere anche la tifoseria”.

Che Italiano arriva a Bologna e cosa rappresenta questa piazza per lei?
“Sono cambiato rispetto all’allenatore che è arrivato a Firenze, soprattutto per quello che sono riuscito ad ottenere”.

Negli ultimi anni il calcio italiano ha dimostrato che ci si può inserire ad alti livelli.
“Non vanno in campo i fatturati e il Bologna lo ha dimostrato”.

Avete discusso sul futuro di Calafiori?
“Non parlo del suo caso specifico, appena avrò a disposizione tutti i ragazzi parlerò con loro”.

Che step di crescita è per lei Bologna rispetto a Firenze?
“La Champions è qualcosa che aggiunge al mio percorso un nuovo traguardo, affronteremo squadre di valore ma ci penseremo più avanti”.

 

 

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