In Canada uno dei momenti peggiori della stagione per Sergio Perez, ma Max Verstappen “gongola”: cosa accade nel team Red Bull
Durante il Gran Premio di Monaco – che ha visto trionfare il padrone di casa, ovvero il ferrarista Charles Leclerc – Sergio Perez è stato protagonista di un discusso incidente con Kevin Magnussen, che ha messo fine anticipatamente alla gara del messicano al primo giro. Su una pista in condizioni particolari a Montreal in Canada, non è andata diversamente per il pilota della Red Bull.
Il pilota della Scuderia austriaca, fresco di un rinnovo biennale, è uscito di pista in Curva 6 al 53esimo giro. Partito già dalla retrovie a causa dell’eliminazione in Q1 il sabato precedente alla gara, Sergio Perez è rimasto indietro senza riuscire a essere realmente competitivo. Alla fine, ha sbattuto contro le barriere e distrutto il posteriore della sua vettura. Nel tentativo di rientrare ai box, così come richiestogli dal team, molti detriti si sono staccati dalla monoposto e hanno invaso la pista.
Un dettaglio molto evidente e non trascurabile dal regolamento, infatti i commissari di gara hanno in seguito aperto un’indagine. Danno e beffa per il pilota, che ha terminato la gara anzitempo. Al termine del GP canadese, la Federazione ha emanato un comunicato in merito all’episodio, sottolineando come Checo abbia proseguito in pista nonostante l’auto notevolmente danneggiata, dopo il contatto con la Curva 6. A causa di ciò ha perso diverse parti in fibra di carbonio nel rientrare ai box. La conseguenza è una penalità ma anche una multa, per aver compromesso la sicurezza in pista.
In occasione del GP di Barcellona, Sergio Perez sarà penalizzato di tre posizioni in griglia che si sommano ai 25.000€ di multa. Uno dei punti più bassi per il pilota della Red Bull, mentre il collega Max Verstappen continua a macinare punti e vittorie. Nonostante il rinnovo e la fiducia nei confronti di Perez, è il belga-olandese l’indiscusso leader del team.
Post-gara le parole del messicano sono di grande delusione e amarezza. Accusa il collega Gasly di Alpine per l’inizio complicato della gara, mentre per il resto riconosce la difficoltà di sorpasso: “C’era solo una traiettoria, per cui non era semplice. Poi ho finito per commettere un errore alla curva 6, che è stata una delle più difficili curve, in cui molti piloti hanno commesso degli errori, ma sfortunatamente non sono riuscito a controllare la macchina. Penso che sia ora di riorganizzarci ed abbassare la testa”.
Tanta amarezza quindi per Perez, che nonostante risultati totalmente da dimenticare ha ottenuto una conferma in Red Bull che allo stato attuale delle cose non può comunque ostacolare il cammino di Verstappen.
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