Accolto nella sua cittadina natale come un eroe, Jannik Sinner ha fatto emozionare tutti con una dedica speciale
Lo sappiamo, lui è un tipo schivo. Poco incline ai festeggiamenti eccessivi e abbastanza allergico alle luci della ribalta. Lo abbiamo definitivamente capito a Melbourne, quando confessò – dopo aver vinto il suo primo Major in carriera – di aver solamente visto un film in camera la sera stessa del match contro Daniil Medvedev. Niente feste sfrenate o parate coi tifosi.
Lo abbiamo visto poi anche moderatamente imbarazzato sia nell’incontro con la stampa per celebrare la vittoria in Australia che nella premiazione per la Coppa Davis con Sergio Mattarella al Quirinale. Certamente più a suo agio invece a casa sua, a Sesto Pusteria, dove Jannik Sinner è stato celebrato per i trionfi sul campo e il raggiungimento della vetta del ranking Atp.
“Sono molto contento di essere qui. Tutta la mia infanzia è qua a Sesto. Di quando ero piccolo ricordo le giornate passate a giocare in paese con i miei amici. Inoltre mi rende felice poter incontrare questi giovani ragazzini che con me sono cresciuti in un paesino normale. Voglio aiutarli a sognare“, ha dichiarato Jannik dal palco allestito in suo onore, rivolgendosi agli allievi dei tennis club dell’Alta Pusteria. Ma non è tutto. Stavolta il campione è andato oltre.
Sinner, la dedica speciale dopo lo storico traguardo
“Caro Numero 1, ti ho sempre ammirato. Eri nella mia mente ogni volta che ho vinto una partita e soprattutto ogni volta che ho perso una partita. Eri lì quando ero stanco, scoraggiato, frustrato e stavo per arrendermi”. Così inizia una commovente lettera, pubblicata sui social, che il tennista ha condiviso in collaborazione con Nike.
“Tu sei il motivo per cui non l’ho fatto. Il motivo per cui mi sono impegnato di più e ho creduto di più in me stesso. Grazie, numero 1. Perché senza di te non sarei mai quello che sono oggi, tu“, questa la suggestiva conclusione dell’ormai leggenda del tennis azzurro, il cui messaggio era stato accompagnato dalla descrizione “Il numero uno non è mai stato la destinazione. Il numero uno è solo l’inizio“.
Ora per Sinner, come profetizzato forse un po’ maliziosamente dal sempre pungente Nicola Pietrangeli, arriva il difficile. Confermarsi ad altissimi livelli. Per il momento il vantaggio nei confronti del più diretto inseguitore, quel Carlitos Alcaraz che lo ha battuto a Parigi, è di ben 900 punti. E alle porte c’è Wimbledon, dove lo spagnolo è chiamato a difendere i 2000 punti conquistati nel 2023 grazie alla vittoria dei Championships in finale su Djokovic, quest’ultimo assente a Londra dopo l’operazione al ginocchio.