Euro 2024, Girone E – Belgio, Slovacchia, Romania, Ucraina. Altra tappa qui su Sportitalia alla scoperta delle squadre che comporranno il tabellone di Euro 2024: parliamo dell’Ucraina con Carlo Nicolini.
Presentare l’Ucraina in vista dell’Europeo che sta per iniziare è difficile, perché difficile è farlo parlando solo del campo. Se ci atteniamo al rettangolo verde, la squadra di Sergiy Rebrov sembra essere una vera patata bollente per tutti, capace di vincere o perdere contro chiunque. In Germania, Mudryk e compagni ci sono arrivati tramite lo spareggio vinto contro l’Islanda (2 a 1), ma soprattutto dopo aver fatto tremare la terra sotto ai piedi dell’Italia, in quello 0 a 0 maturato alla BayArena di Leverkusen lo scorso novembre, con tanta sofferenza per gli azzurri e qualche episodio arbitrale contestato.
Il talento non manca, il dubbio rimane circa il rendimento che i tanti giocatori di prospettiva sapranno garantire nell’immediato di questa breve competizione, vedi il talento più noto di Mudryk, sul quale il Chelsea ha fatto un investimento importante ancora non ripagato appieno. Per dire: in porta pochi hanno un ballottaggio di livello come quello in atto fra Lunin del Real Madrid e Trubin del Benfica (a lungo inseguito dall’Inter la scorsa estate). Per non parlare di ciò che promettono i vari Sudakov, Zabarnyi, oltre che allo stesso Mudryk ed a giocatori che in stagione sono esplosi come fatto da Dovbyk e Tsygankov al Girona in Spagna, per citarne alcuni. Come si diceva poi, oltre a quello che saranno capaci di fare in campo, ci andrà capito cosa passerà nella testa e nel cuore dei giocatori: probabilmente prevarrà la voglia di mandare un messaggio per ciò che sta accadendo nel loro Paese, con una guerra in atto.
In esclusiva a SPORTITALIA è intervenuto per parlarci di questa Nazionale Carlo Nicolini, che dal 2004 al 2016 e poi dal 2020 ad oggi ha lavorato allo Shakhtar Donetsk, iniziando come preparatore atletico per poi divenire direttore sportivo al fianco di Dario Srna.
Con quali aspettative arriva l’Ucraina all’Europeo?
“Secondo me con grosse aspettative. Le qualificazioni le ha fatte bene ed ora si trova in un girone equilibrato, dove non ci sono una grande favorita ed una “cenerentola”. Poi credo che, finalmente, l’Ucraina abbia acquisito una certa esperienza internazionale negli interpreti. Il talento lo conosciamo, ma tutti hanno accumulato ora anche una certa abitudine ai grandi palcoscenici, chi andando all’estero e chi rimanendo in Patria, giocando però nelle coppe europee. 20-25 giocatori internazionali”.
E dove può arrivare?
“Vedo grandi possibilità di superare il girone: è equilibrato, ma l’Ucraina è carica ed a mio avviso ha una rosa più forte delle avversarie. Nelle partite secche poi tutto può succedere. Nelle qualificazioni ha dimostrato di giocarsela con tutte senza timore reverenziale. Non mi stupirei di vederla arrivare ai quarti od alla semifinale”.
I vari Sudakov e Mudryk oltre a farsi conoscere nei club, sono anche ben assortiti in Nazionale, fra di loro?
“Credo di sì, questo è un altro punto di forza dell’Ucraina: i giocatori hanno fatto, per la gran parte, la trafila delle Nazionali giovanili insieme. Molti di loro arrivano dai due gruppi fondamentali dello Shakhtar Donetsk e della Dinamo Kiev, oltre che dal Dnipro. Si conoscono bene, hanno esperienza e possono far risaltare le loro caratteristiche. Sudakov e Mudryk sono finiti sotto ai riflettori anche perché, giocando insieme allo Shakthar, uno esaltava le qualità dell’altro. Come fanno ora Dovbyk e Tsygankov, che si trovano a meraviglia al Girona. Questo mix fra talento e gruppo fa dell’Ucraina la vera outsider di questo Europeo”.
La proposta di gioco di Rebrov la convince?
“Sì, Rebrov è un ottimo allenatore, non ha un sistema di gioco prefissato: con la Polonia ha scelto un 4-4-1-1, con la Germania è partito da un 4-2-3-1 per poi virare su un 5-4-1. E’ bravo a far giocare la squadra in base alle caratteristiche dei giocatori che ha. Deve essere bravo a trovare gli equilibri giusti. Capendo bene quale fa rendere meglio l’altro, trovando la giusta collocazione per tutti, lo spirito e le motivazioni. Sta facendo un ottimo lavoro, ha anche parecchie varianti possibili e questo è importante in un Europeo”.
La competizione nata fra Lunin e Trubin: lei è forse di parte avendo visto spiccare il volo al secondo, ma a cosa porterà?
“Credo che portieri del livello dell’Ucraina in poche Nazionali li abbiano. Sono entrambi fortissimi, così come Bushchan stesso, che è un ottimo estremo difensore. Lunin con l’infortunio di Courtois ha trovato spazio, fiducia e costanza. Trubin non si discute, è fortissimo e sarà poi Rebrov a chiarire se ci sarà un titolare fisso o se si alterneranno, visto che hanno caratteristiche diverse. E’ una scelta non facile, perché entrambi arrivano da una grande stagione, con un talento incredibile”.
Oltre ai più noti, quale nome ci vuole fare da tenere d’occhio per chi guarderà l’Ucraina?
“In questo gruppo ci sono davvero tutti giocatori che la gente ormai conosce, non c’è un giovane davvero sconosciuto da segnalare. Yaremchuk e Dovbyk sono due punte che hanno fatto molti gol all’estero, Mudryk lo conoscete tutti, di Sudakov se ne parla tanto, Tsygankov ha fatto benissimo al Girona. Ecco, magari se ne è parlato un po’ di meno per un infortunio che ha avuto, ma alla Dinamo Kiev ha fatto molto bene Shaparenko, che può agire come vice-Sudakov, è molto talentuoso. Zabarnyi lo conoscono tutti, Matviyenko anche. Spero che questo Europeo consacri tanti di questi ragazzi, è un gruppo molto ben amalgamato”.
Le altre squadre del girone E:
Scopri qui il Belgio, presentato da Gaby Mudingayi.
Scopri qui la Slovacchia, presentata da Martin Petras.
Scopri qui la Romania, presentata dall’ex ct Cosmin Contra.
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