Euro 2024, Girone E – Belgio, Slovacchia, Romania, Ucraina. Altra tappa qui su Sportitalia alla scoperta delle squadre che comporranno il tabellone di Euro 2024: parliamo della Romania con Cosmin Contra.
Edward Iordanescu, figlio di Anghel – il tecnico che arrivò fino ai quarti nello storico Mondiale di Usa ’94 – è la guida della Romania ad Euro 2024. Romania che arriva in Germania dalla porta principale, essendosi qualificata come prima del proprio girone di qualificazione, davanti a Svizzera ed Israele. E da imbattuta: 6 vittorie e 4 pareggi i risultati accumulati, pur senza grandi individualità a trascinare i compagni.
In esclusiva a SPORTITALIA è intervenuto l’ex giocatore della Nazionale tricolore, Cosmin Contra, che era presente al miglior cammino fatto in un Europeo, avendo guadagnato i quarti di finale nel 2000, in Francia. Passato anche dal Milan da giocatore, oggi Contra allena il Damac nel campionato saudita, dopo un percorso in Patria che lo ha visto ricoprire anche il ruolo di commissario tecnico.
Che sensazioni ha prima di questo Europeo?
“Non sarà facile per noi. Belgio, Ucraina e Slovacchia non sono avversarie semplici per la Romania, penso che dipenderà da come andrà la prima partita contro l’Ucraina. Dal risultato dei primi 90 minuti si potrà capire se potremo passare il girone o meno”.
E quella sfida, contro l’Ucraina, come la vede?
“La prima partita è sempre la più importante in un Europeo. L’Ucraina è fortissima e sarà difficile da battere, ha tanti giocatori forti che giocano nei migliori campionati d’Europa, tanti altri talentuosi in rampa di lancio. Non sarà facile, affatto”.
Dragusin è un riferimento, anche se i primi 6 mesi al Tottenham non sono stati subito facili?
“Quando arrivi in una squadra come il Tottenham devi lottare, non ha giocato spesso all’inizio e non è facile, dato che al Genoa era una colonna. In Nazionale però rimane un riferimento, ha dimostrato di essere un giovane con tanta qualità e sicuramente l’esperienza in Premier lo ha aiutato a crescere e lo aiuterà ancora”.
L’accoppiata Man-Mihăilă ha ottenuto la promozione in A con il Parma. Cosa possono dare in questo Europeo?
“Sono molto contento per loro, parliamo di giovani che avevano bisogno di guadagnarsi la Serie A e lo hanno fatto. Man ha fatto campionato buonissimo, Mihaila è stato frenato da qualche infortunio e non ha potuto avere continuità rispetto alla fiducia che sembra godere da parte dell’allenatore. Possono aiutare sia il Parma che la Romania in questo Europeo”.
Quali sono i punti di forza di questa squadra?
“La Romania si è qualificata per la forza del gruppo, non delle individualità. Non ci sono giocatori che fanno la differenza da soli. L’Europeo è arrivato grazie all’apporto di tutti e la stessa cosa accadrà in Germania. “Squadra” sarà il concetto fondamentale da tenere bene a mente”.
Ci sono poi alcuni talenti che possono diventare protagonisti del prossimo mercato, come Birligea che ha fatto molto bene…
“Agli Europei i giocatori si possono mettere in mostra, sì, basta qualche buona prestazione in quei palcoscenici a volte per guadagnarsi un trasferimento nei campionati più importanti come la Serie A. Vedremo chi saprà distinguersi”.
Anche lei si rivede in Italia?
“Mi piacerebbe tanto, è difficile il mercato per me dopo il percorso che ho fatto e perché ci sono tanti allenatori per poche squadre. Vediamo, sicuramente mi piacerebbe”.
Le altre squadre del girone E:
Scopri qui il Belgio, presentato da Gaby Mudingayi
Scopri qui la Slovacchia, presentata da Martin Petras.
Scopri qui l’Ucraina, presentata da Carlo Nicolini.
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