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Calcio

ESCLUSIVA SI Euro 2024, Gir. D. La Polonia presentata da Maciej Zielinski

Euro 2024, Girone D – Francia, Olanda, Austria, Polonia. Altra tappa qui su Sportitalia alla scoperta delle squadre che comporranno il tabellone di Euro 2024: parliamo della Polonia con Maciej Zielinski.

Dopo la tegola Milik, infortunatosi contro l’Ucraina in amichevole e operatosi ieri (i tempi di recupero si dice possano essere di almeno 30-40 giorni) piove sul bagnato in casa della Polonia: Lewandowski è stato sostituito anzitempo contro la Turchia e le sue condizioni andranno monitorate, con il tecnico Probierz che lo ha definito un “infortunio leggero”.

La Polonia arriva un po’ a fari spenti al grande appuntamento: molti dei grandi nomi che regalavano aspettative nelle scorse edizioni di Europei e Mondiali, ora sembrano essere arrivati alla fine del percorso ed in patria non c’è una così grande convinzione di poter fare una impresa. L’addio di Fernando Santos a metà del suo mandato poi non ha aiutato: i risultati insoddisfacenti nei suoi primi 9 mesi hanno spinto la federazione a cacciarlo ed a promuovere il tecnico dell’Under 21.

In esclusiva a SPORTITALIA è intervenuto Maciej Zielinski, noto agente fifa polacco, per presentarci la squadra.

Quale sarà l’obiettivo della Polonia in questo Europeo?

“Sicuramente sulla qualificazione visto che possono passare le prime tre, però le aspettative non sono alte da queste parti. Sicuramente se penso agli ultimi Europei ed anche ai Mondiali le aspettative mi sembravano più alte. Adesso insomma, siamo contenti di essere riusciti a qualificarci perché dopo la partenza traumatica di Fernando Santos praticamente abbiamo quasi smesso di crederci”.

Che ne pensa dell’operato di Probierz dopo la suddetta partenza di Santos?

“Probierz ha fatto un lavoro molto positivo, ricompattando un gruppo che era praticamente a pezzi dopo la disastrosa avventura di Santos. Le aspettative quindi non saranno alte, ma puntiamo ad arrivare secondi o terzi in un gruppo molto difficile”.

Szczesny in Nazionale è il leader insieme a Lewandowski? 

“Sì, Szczesny tecnicamente, insieme a Lewandowski, è il leader storico di questo gruppo. Loro sono un po’ a fine ciclo in Nazionale, ma sicuramente se pensiamo ai giocatori top che abbiamo sono sempre gli stessi da anni, che giocano in squadre importanti. Szczesny ultimamente sta facendo molto bene, ha fatto un Mondiale fantastico e speriamo riesca a ripetersi adesso agli Europei”.

La Juve sembra intenzionata a lasciarlo partire questa estate, nell’ottica di rinnovare. Fa bene o lo vedrebbe ancora ad alto livello?

“Immagino che forse qualcuno, magari anche anche Szczesny stesso, abbia ritenuto che fosse a fine ciclo là, da quello che ho capito vogliono prendere Di Gregorio che è più giovane, Szczesny è un grande portiere che ha fatto il suo anche nella Juve”.

A proposito di Lewandowski (che ieri si è infortunato) invece, che importanza ha in Nazionale se sta bene?

“Lewandowski è una garanzia, anche se è ovvio che nei club dove ha giocato come Bayern, Dortmund e Barcellona, è mediamente servito meglio che in Nazionale. Questo è un aspetto sul quale abbiamo discusso e ridiscusso qua, ormai da dieci anni, è un tema di dibattito sempre costante”.

I migliori giocatori della Polonia sono affermati da anni nei campionati top.

“Sì, anche se il nucleo di questo gruppo è un po’ a fine ciclo in Nazionale. Szczesny da quanto si dice è al suo ultimo torneo.  Lewandowski vedremo, ha quasi 36 anni e forse farà ancora il Mondiale se riusciremo a qualificarci, anche se sarà dura. Sarà l’ultimo anche per Grosicki che ne ha 36. Dietro di loro, altri senatori del gruppo cominciano a raggiungere o superare i 30, vedi Zielinski e Bereszyński”.

Questa generazione poteva raccogliere di più?

“Sicuramente il grande rimpianto storico per noi sono gli europei Euro 2016, dove eravamo ad un rigore dalla semifinale che ci avrebbe visto affrontare il Galles con tre giocatori importanti squalificati, dunque saremmo stati con un piede in finale. Sarebbe stata la prima finale nella storia della Polonia. Questo è un grandissimo rimpianto, poi abbiamo fatto anche bene le qualificazioni ai Mondiali 2018, le aspettative erano altissime, ma le abbiamo steccate tutte. Il grande rimpianto rimane però Euro 2016.”.

Zielinski all’Inter si aggiunge a un centrocampo top mondiale. Secondo te è vero che non è mai “esploso” davvero e che può farlo all’Inter?

“Non so se dire che Zielinski non sia mai esploso per davvero. Nella Nazionale polacca un po’ tutti si aspettavano di più da lui, questo non è dipeso solo da lui, ma da tutta la squadra. Nel Napoli invece ha vinto, ha fatto tanti gol e tanti assist, è stato sempre un giocatore molto utile. Se messo nelle condizioni giuste è un ottimo centrocampista, semi-top a livello mondiale. All’Inter lo vedrei bene, perché trova un centrocampo tutto tecnica e qualità. Dal punto di vista tecnico è perfetto per i nerazzurri, poi vedremo come si inserirà a livello mentale e umano, ma mi sembra un ragazzo tranquillo. Non credo avrà problemi”.

L’assenza di Milik peserà?

“Pensavamo potesse fare un buon Europeo, invece si è rotto in questa amichevole, saltando l’Europeo purtroppo per noi, perché è uno sempre pericoloso”.

Gli consiglierebbe di rimanere alla Juve?

“Difficile dirlo, non mi permetto di dargli consigli, ma la Juve è una squadra top a livello mondiale: è difficile arrivarci, forse fare un altro anno in bianconero può essere anche stimolante per lui”.

Le altre squadre del girone D:

Scopri qui la Francia, presentata da Pascal Cygan.

Scopri qui l’Austria, presentata da Alex Manninger.

Scopri qui l’Olanda, presentata da Edson Braafheid.

Daniele Najjar

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