Diamo allora uno sguardo a cosa è successo tra il 3 e il 9 giugno. A partire dall’evento #18 $1.500 Pot Limit Omaha (8-handed) che ha consegnato il secondo braccialetto in carriera a Dylan Weisman.
Il pro statunitense, vero e proprio specialista di PLO, aveva conquistato il suo primo titolo alle WSOP 2021 nello stesso torneo ma con un buy-in di 1.000 dollari. Come in quella occasione, anche quest’anno Weisman si è lasciato alle spalle due connazionali nella volata a 3 per il braccialetto, ma il podio è stato di un altro livello.
Al terzo posto si è fermato il veterano Steve “Z” Zolotow, vincitore di due braccialetti WSOP nonché grande campione di backgammon. A “bustarlo” è stato proprio Weisman che sul board K♦9♥7♠10♦8♠ ha chiuso scala da J a 7 con in mano J♥J♣7♣2♥: all-in di Weisman e call di Zolotow che allo showdown si arrende mostrando Q♠10♠10♣6♦ per la scala inferiore da T a 6.
Pochi minuti dopo, Weisman ha negato il primo successo WSOP a David “Chino” Rheem. Il vincitore della PCA 2019 ha messo i testi con doppia coppia al flop ma il suo avversario ha chiamato con il flush draw nuts di cuori. Q♥ al rurn e 2♣ al river hanno consegnato a Weisman il prezioso braccialetto.
Anche nell’evento #19, $10.000 Limit Hold’em Championship (8-Handed) ha regalato un final table coi fiocchi, ma la storia più interessante riguarda proprio il vincitore.