Jannik Sinner, inchinatosi a Carlos Alcaraz nel penultimo atto di Parigi, non è riuscito a sfatare un tabù che persiste da decenni
È stato, ed è ancora, l’uomo dei record Jannik Sinner. Da quando, nell’ottobre del 2023, il tennista di San Candido ha iniziato la sua veloce scalata al numero uno del ranking mondiale, tanti e prestigiosi sono stati i primati battuti in una cavalcata che ha portato finalmente all’ambizioso traguardo: quello di scalzare Novak Djokovic dal trono mondiale.
Nel suo cammino Jannik ha inanellato tante vittorie consecutive, diversi tornei vinti, e perfino battuto alcuni primati – nazionali e non solo – che persistevano da anni. Ad esempio nessuno, negli ultimi 23 anni, era mai riuscito a vincere il primo torneo successivo al primo trionfo in un Major. Ci è riuscito il campione azzurro, appunto, che vincendo a Rotterdam ha eguagliato un primato che resisteva dal 2001, quando fu Leyton Hewitt a conseguire il prestigioso risultato.
Sinner uomo dei record, dicevamo. Un’affermazione che trova la sua legittimazione anche in relazione al torneo di Miami (vinto quest’anno nella finale senza storia contro Grigor Dimitrov), kermesse foriera di tanti record di precocità da parte dell’azzurro.
Lo stesso Jannik non è però riuscito a spezzare una maledizione che dura dall’alba dell’era Open. Un qualcosa che lo avrebbe fatto entrare di diritto nella leggenda del tennis, ma che non è stato possibile celebrare a causa di…Carlos Alcaraz. Suo giustiziere in quel di Parigi.
Il talento iberico, forte probabilmente anche di una miglior condizione fisica, ha recuperato uno svantaggio di due set ad uno accedendo all’ultimo atto del Roland Garros. Contestualmente Carlitos si è anche portato in vantaggio negli scontri diretti con Jannik. ora conduce per 5-4, con gli ultimi due incroci appannaggio proprio del talento di Murcia.
Grazie alla vittoria sul Philippe-Chatrier, l’erede designato di Rafa Nadal ha impedito a Sinner di diventare il primo giocatore dell’era Open a vincere il Major successivo al primo messo in bacheca precedentemente. Nessuno, ma proprio nessuno, è mai riuscito in questa titanica impresa. Jannik sembrava avere i requisiti per potercela fare, ma quella che a tutti gli effetti sembra una vera e propria maledizione, ha colpito anche il tennista della Val Pusteria.
Tuttavia l’allievo di Simone Vagnozzi da lunedì 10 giugno potrà consolarsi guardando il ranking ATP: Jannik è il nuovo numero uno del mondo. Altri record, altri primati, attendono il campione nel prossimo futuro. A partire dall’appuntamento con le OIimpiadi, che si giocheranno proprio sugli stessi campo in terra rossa del Roland Garros…
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