L’argomento convocazione in Nazionale di Nicolò Fagioli ha agitato le polemiche dei tifosi nelle ultime settimane. Il CT Spalletti ha voluto dare una chance al giocatore della Juventus, nonostante la squalifica e il lungo periodo senza giocare. Una chiamata che il commissario tecnico dell’Italia ha giustificato, ovviamente, con le capacità tecniche uniche del centrocampista ex Cremonese. E, dopo averlo confermato tra i 26 che andranno in Germania, ieri Fagioli ha giocato per la prima volta da titolare in Nazionale, facendo una buona gara.
Fagioli nel cuore della manovra
Nel 3-4-2-1 schierato dal CT Luciano Spalletti, Fagioli ha giocato nei due di centrocampo accanto a Jorginho. Un doppio play che ha sicuramente esposto a qualche pericolo in più l’Italia, ma che, se affinato, potrebbe essere una buona soluzione già per sabato. Contro l’Albania servirà tutta la tecnica possibile per superare il muro che senz’altro la Nazionale del CT Sylvinho opporrà. Per questo l’inserimento di Fagioli, in assenza di Barella ancora acciaccato, potrebbe rivelarsi una buona soluzione.
Il regista della Juventus col 21 sulle spalle ha la conoscenza dei tempi di gioco, la tecnica e il dinamismo per reggere quella posizione e ieri lo ha dimostrato rimanendo costantemente al centro, nel cuore della manovra. E, perfino, essere decisivo. L’occasione per lui è importante e la deve sfruttare. D’altra parte, al di là delle polemiche, se Spalletti non fosse stato sicuro del suo apporto alla causa non lo avrebbe certamente chiamato.
Una “seconda” occasione
È vero: la convocazione di Fagioli, soprattutto perché è rientrato solo per le ultime due di Serie A. Tuttavia, giocatori con le qualità tecniche e tattiche di Fagioli “eleggibili” per la Nazionale non ce ne sono tantissimi. Ecco perché dare una “seconda” occasione a Fagioli, che arriva all’Europeo in grande forma, avendo continuato sempre ad allenarsi e non avendo avuto lo stress delle gare ufficiali durante la stagione.