Gli Europei 2024 prendono il via venerdì prossimo. L’appuntamento si avvicina sempre di più e le 24 nazionali partecipanti sono state raggruppate in 6 gironi da 4 squadre ciascuno, nei quali si qualificano le prime due di ogni gruppo e le migliori quattro terze classificate. Partiamo con l’analisi del raggruppamento A. A inaugurare la rassegna ci saranno i padroni di casa della Germania. Le ultime campagne continentali non hanno sorriso particolarmente alla Mannschaft: i tedeschi, però, sono pronti a giocarsi la carta del riscatto. Le due eliminazioni filate ai gironi dei Mondiali e agli ottavi di Euro2020 non sono di certo passati inosservati. Nel girone ci saranno, poi, Svizzera, Scozia e Ungheria. Vediamo nel dettaglio i quattro assetti.
GERMANIA – È la leader della classifica dei piazzamenti della competizione: tre vittorie, due prima della caduta del muro (1972 e 1980) ed una nel 1996, nel registro delle statistiche anche tre secondi posti nel 1976, nel 1992 e l’ultimo nel 2008 in Austria. L’ultimo acuto, non troppo pregiato, è stata la semifinale nel 2016 persa contro la Francia. del L’anno del riscatto? La truppa di Nagelsmann procede ad alta velocità, sfruttando l’entusiasmo del pubblico di casa per arrivare fino in fondo. Sané e Musiala le due stelle di un collettivo pronto ad accendere i riflettori negli istanti decisivi.
La lista degli esclusi ha un po’ sorpreso gli addetti ai lavori, registrando le assenze di Hummels in difesa e Goretzka a centrocampo senza dimenticare Marco Reus, che con il Dortmund ha effettuato un impiego part-time. Kross, Gundogan e Wirtz le pedine della fantasia e della sostanza. In attacco Niclas Füllkrug, Kai Havertz, Thomas Müller e Deniz Undav. Duttilità e complementarietà.
SVIZZERA – Esperienza e freschezza per gli elvetici, pronti a sorprendere nella rassegna tedesca. Il commissario tecnico Murat Yakin ha convocato sei rappresentanti del campionato italiano. La porta spetta a Sommer, portiere carico più che mai dopo aver conquistato la seconda stella con l’Inter al termine di un anno magico. In difesa Ricardo Rodriguez (che affianca gli altrettanto esperti Akanji e Schar), poi a centrocampo sono presenti Aebischer e Freuler. In avanti focus particolare sulla duttilità di Ndoye, che si completa con Okafor. A centrocampo da evidenziare l’inossidabile presenza del sempreverde Xhaka. Duttilità ed estro offensivo per Shaqiri e Vargas.
SCOZIA – Ha partecipato a 12 grandi tornei internazionali, senza raggiungere mai la fase a eliminazione diretta. Non sarà affatto semplice nemmeno quest’anno, considerando un raggruppamento che, eccezion fatta per la Germania, nettamente favorita per il primato, nasconde insidie non troppo velate. La squadra di Clarke avrà l’onore di aprire le danze a Monaco di Baviera, sfidando i padroni di casa. Il collettivo si affida all’esperienza di McTominay (7 reti in 8 partite nel girone di qualificazione) e McGinn. Il capitano del Celtic McGregor sarà un’altra certezza, con l’aggiunta di Gilmour, pagato 8 milioni l’anno scorso dal Brighton. Possibile un 3-4-2-1 con Adams riferimento offensivo.
UNGHERIA – Dopo aver dominato il gruppo di qualificazione, conquistando il primo posto e superando squadre come Serbia, Montenegro, Lituania e Bulgaria con un percorso pressoché impeccabile, con 5 vittorie e 3 pareggi, la nazionale di Marco Rossi può vantare su una rosa interessante: brilla la stella magiara di Dominik Szoboszlai, da questa stagione al Liverpool. In attacco da evidenziare la presenza di Sallai, L’Ungheria, con un’impostazione tattica incentrata sull’attacco veloce e sulla resistenza difensiva, può sorprendere ed essere la rivelazione del girone. Nella formazione tipo il centravanti sarà Varga. Da ricordare la presenza, sulla fascia mancina, dell’ex Milan Primavera Milos Kerkez. In lista anche Adam Nagy, che da gennaio ha giocato nello Spezia in prestito dal Pisa.
La Germania può contare su un mix di esperienza e freschezza estrosa per centrare un primo posto oggettivamente non in discussione. Obiettivo tornare tra le grandi del calcio mondiale: il primo tassello è conquistare il primato del girone. Per il secondo posto sarà bagarre: focus sulla Svizzera che, sulla carta, potrebbe essere un passettino avanti alle altre. Poi l’Ungheria di Rossi, infine la Scozia, più distaccata per il passaggio del turno.
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