Euro 2024, Girone B – Spagna, Croazia, Italia, Albania. Altra tappa qui su Sportitalia alla scoperta delle squadre che comporranno il tabellone di Euro 2024: parliamo dell’Italia con il Campione del Mondo (nel 1982) Fulvio Collovati.
L’Italia vista contro la Turchia è parsa un cantiere aperto, non soltanto per l’evidente poca brillantezza dovuta ai carichi di lavoro di questi giorni, ma anche perché mancavano diversi interpreti che ad Euro 2024 potrebbero avere un ruolo chiave. Un nome su tutti, che lascia i tifosi italiani in apprensione è quello di Nicolò Barella, alle prese con un infortunio la cui entità verrà valutata in queste ore.
Per analizzare le sensazioni della vigilia della manifestazione e le prospettive della squadra di Spalletti, è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA l’ex Campione del Mondo Fulvio Collovati.
Cosa le è piaciuto e cosa no contro la Turchia?
“Per esperienza diretta vi dico che queste amichevoli lasciano il tempo che trovano. Ripenso al test che facemmo nell”82 prima del Mondiale, contro lo Sporting Braga, uscendo fra i fischi e con una stampa che allora non era benevola come questa, ci massacrarono. La Spagna ho visto che ha fatto giocare molte riserve, per esempio. Credo che solo il tecnico possa aver tratto qualche indicazione”.
Di che tipo?
“Su chi lasciare a casa per esempio, infatti ha già deciso e su chi puntare. Poi servono per testare il gruppo e le cose che stanno provando. Queste amichevoli contano relativamente infatti la Spagna ha schierato tante riserve, per esempio”.
Se l’Italia già aveva i problemi davanti, le assenze di Zaniolo e Berardi non aiuteranno. Da chi si aspetta di più in attacco?
“Premesso che farei giocare Scamacca titolare, ma mi aspetto molto da Chiesa. C’è un rinnovo in atto con la Juve e verso di lui c’è una richiesta con delle aspettative che fino ad ora non sono state rispettate”.
Su Chiesa: può bastare una sorta di scintilla nelle partite iniziali per fargli scrollare tutto di dosso?
“Ok, ma il giocatore deve sapersi motivare da solo, non deve arrivare sempre da fuori lo stimolo o essere pungolato dagli altri. Non faccio paragoni, ma con noi arrivò Paolo Rossi dopo tanto tempo di inattività, Bearzot gli diede fiducia, lui ritrovò sé stesso attraverso la sua personalità ed il suo carattere. Cosa che dovrà succedere anche a Chiesta, che vive una situazione differente, ma che cerca rivalsa”.
Dietro mancherà Acerbi. La linea a 4 vista contro la Turchia la convince?
“Sarà quella, magari con Buongiorno al posto di Mancini che mi convince di più in accoppiata con Bastoni, mi piace come agisce in marcatura sull’uomo”.
Per Barella si attendono gli esami. Se ci fosse sarà chiamato a guidare i compagni aiutando Jorginho, apparso troppo solo con la Turchia?
“Il lavoro degli uomini intorno del playmaker è fondamentale, sia esso Barella o chiunque altro. Mi auguro ovviamente che ci sia lui, vedendo quanto ha fatto con l’Inter quest’anno. Fosse anche un altro, come Frattesi per fare un nome, o Cristante o Pellegrini, beh sarà fondamentale il loro apporto a sostegno di Jorginho. Dagli inserimenti, alla fase di interdizione, Barella è fondamentale per Spalletti”.
Qual è l’obiettivo e quale invece la sua previsione?
“Siamo campioni uscenti. L’obiettivo è arrivare alla semifinale credo, poi non è detto che devi arrivare a vincere di nuovo, non dipende solo da te. Ma dalla Champions e dall’Europa League abbiamo avuto gli esempi, con Atalanta e Borussia Dortmund, del fatto che le previsioni possono essere stravolte. Parla il campo. Arrivare fra le prime 4 sarebbe un posto degno per questa Nazionale, vorrebbe dire aver fatto un grande lavoro, se poi non ci arrivasse non sarebbe un fallimento, ma lo comprenderei perché è una squadra in fase di rifondazione”.
Scopri qui la Croazia, presentata dall’ex ct Ante Cacic.
Scopri qui la Spagna, presentata da Santiago Cañizares
Scopri qui l’Albania, presentata dal d.t. Fulvio Pea