Epilogo di Roland Garros tremendo per Novak Djokovic. Alla perdita della vetta del ranking Atp è seguita un’inevitabile decisione
Nove ore complessive in campo con Musetti e Cerundolo, due imprese al quinto set che avevano fatto intravedere lampi del miglior Djokovic, quello che non si era visto in una prima parte di stagione archiviata senza titoli.
Poi, ecco l’imprevisto. Nel corso dell’epico match di ottavi con Cerundolo, il serbo ha accusato un fastidio al ginocchio, ulteriormente acuito da una caduta a fondo campo. Soccorso due volte dallo staff medico, Djokovic è riuscito a proseguire e a conquistare la 39esima qualificazione in uno Slam. Nessuno ne ha ottenuto più di lui, alla stregua delle vittorie in un Major, ben 378, una in più di Roger Federer.
La soddisfazione per i due record è durata pochissimo. Già dopo la partita, Djokovic aveva preannunciato il possibile forfait dai quarti, decisione che è stata ufficializzata martedì pomeriggio. Un epilogo che ha consegnato la vetta del ranking Atp a Jannik Sinner, il quale ha augurato al rivale serbo di tornare presto in campo. Già, perché lo stop di Nole potrebbe essere piuttosto lungo.
Djokovic, verdetto tremendo: lo stop non sarà breve
Djokovic ha disputato l’ultima parte del match con Cerundolo con il menisco del ginocchio lacerato. Un problema importante che Nole ha deciso di risolvere, facendosi operare subito in una clinica di Parigi.
L’intervento, effettuato nella mattinata di mercoledì 5 giugno, è perfettamente riuscito. Sono tre le settimane di stop assoluto che Djokovic dovrà osservare prima di riprendere ad allenarsi. Di conseguenza, sarà inevitabile il suo forfait a Wimbledon, terzo Major della stagione al via il prossimo 1 luglio a Londra.
Novak ha optato per l’operazione immediata, in quanto il periodo di stop successivo gli consente di poter partecipare all’evento che il serbo ha posto come uno dei principali obiettivi stagionali, ovvero le Olimpiadi di Parigi. I tornei di Tennis avranno come location proprio il Roland Garros e sono previsti tra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto.
Djokovic, dunque, avrà quasi due mesi di tempo per recuperare anche se, inevitabilmente, non sarà al meglio, considerata anche la totale assenza di partite. La medaglia d’oro olimpica in singolare è l’unico trofeo che manca a Nole nel suo sterminato palmares. A Tokyo è stato sconfitto in semifinale da Zverev per poi perdere sorprendentemente la finale per il bronzo con Carreno Busta.